Xiaomi è stato uno dei primi ad adottare la campagna “Make in India” dal governo che ha permesso di creare alcune grandi strutture per assemblare localmente gli smartphone in cambio di favori fiscali. Da ieri, tale piano è andato ancora oltre, dato che uno dei principali fornitore di Xiaomi, la Holitech Technology, ha creato un’unità produttiva nella Greater Noida e ha promesso un investimento di quasi $200 milioni nei prossimi tre anni.
In precedenza la società aveva promesso di aprire unità produttive in India e questo è un passo in quella direzione. L’impianto comprende quattro stabilimenti che si allargano su oltre 25.000 metri quadrati di terreno e l’obiettivo è quello di produrre 300 milioni di componenti ogni anno.
L’impianto ha anche camere pulite di classe 1000 e classe 100. Si tratta di aree speciali all’interno dell’impianto in cui la contaminazione da particolato è limitata al suo minimo e l’ambiente è ideale per il lavoro su specifici chip.
Per ora, Holitech produrrà in India moduli telecamera (CCM), moduli capacitivi touch screen (CTP), transistor a film sottile (TFT), circuiti stampati flessibili (FPC) e moduli di sensori di impronte digitali. La produzione inizierà nel terzo trimestre di quest’anno e circa 6.000 nuovi posti di lavoro sono previsti in tre anni.
“Xiaomi ha assistito a una crescita significativa nel paese e siamo ottimisti sul fatto che i piani di Holitech per l’India preannuncino una nuova fase di evoluzione per l’industria di produzione elettronica in India“, ha detto in una nota Muralikrishnan B, Chief Operating Officer, Xiaomi India.
La presenza in India di Xiaomi e dei suoi partner è sempre maggiore e questo non può che beneficiare l’economia locale.