C’è grande interesse per la quotazione in borsa di Xiaomi che, secondo le stime, potrebbe essere la più importante in termini di valore finanziario da quella di Alibaba nel 2014. Nelle scorse ore il colosso cinese ha ricevuto l’approvazione per la sua previsione di IPO nella borsa di Hong Kong.
Il produttore di smartphone ha approvato giovedì la cosiddetta udienza per la quotazione, stando ad alcuni membri che sono voluti rimanere anonimi perché l’informazione è privata. Xiaomi prevede di iniziare a valutare la domanda degli investitori nei prossimi giorni. Quello che circonda Xiaomi è uno degli affari più attesi di Hong Kong da anni. La società, guidata dall’imprenditore Lei Jun, ha preso in considerazione la ricerca di circa 10 miliardi di dollari dall’IPO, cifra che però è molto difficile da raggiungere.
Xiaomi è stata la prima a presentare una IPO ad Hong Kong con una struttura per i diritti di voto ponderata dopo che la borsa della città ha cambiato le regole lo scorso aprile. Potrebbe anche diventare la prima azienda a emettere ricevute di deposito cinesi, dopo aver scelto Citic Securities Co. per gestire una lista in Cina.
Ogni rappresentante di Xiaomi interpellato ha rifiutato di commentare, il che è normale sempre per via della privatezza delle informazioni.
L’Economic Times di Hong Kong ha riportato l’approvazione in precedenza, citando Citic Securities CLSA Ltd., Goldman Sachs Group Inc. e Morgan Stanley come sponsor congiunti dell’IPO. Ciò lo avevamo anche appreso da un deposito di borsa del mese scorso. Anche Credit Suisse Group AG, Deutsche Bank AG, JPMorgan Chase & Co. e sei banche cinesi contribuiscono a organizzare la vendita delle azioni.
Insomma, il fermento è tangibile e ognuno, seppur sempre con una certa cautela, vorrebbe investire immediatamente in Xiaomi e approfittare dei piani a lungo termine che hanno lo scopo di far crescere gradualmente l’azienda in tutto il mondo.