Mancano ormai 3 giorni alla presentazione ufficiale del nuovo smartphone top di gamma Redmi K30 Pro ma, nonostante ciò, le informazioni sulle caratteristiche tecniche stanno continuando ad emergere di giorno in giorno.
Continuando la tendenza, il direttore generale del marchio Lu Weibing ha indicato che l’imminente Redmi K30 Pro arriverà ad avere fino a 61 componenti per centimetro quadrato nella sua scocca interna. Un paio di giorni fa, il signor Lu ha spiegato le difficoltà legate all’implementazione dei sistemi pop-up per la fotocamera anteriore negli smartphone 5G, in quanto il modem e le antenne necessarie richiedono più spazio. Nonostante ciò, il Redmi K30 Pro fa eccezione.
Ha anche aggiunto che gli smartphone 5G richiedono una batteria più capiente e migliori prestazioni termiche, che purtroppo non possono essere raggiunte dividendo la scheda madre in due parti (un design comune nei telefoni con fotocamere pop-up). Pertanto, Redmi K30 Pro ha optato per un approccio diverso e, in un certo senso, rivoluzionario.
Redmi è stata costretta ad adottare un design della scheda madre sovrapposto presente solo negli smartphone di punta come Mi 10 Pro. Secondo Lu Weibing, lo smartphone potrà contare su una scheda logica contenente fino a 61 componenti per centimetro quadrato, grazie alla presenza di due “semi schede logiche” una sopra l’altra. Ha anche detto che il telefono includerà 3885 componenti, il 268% in più rispetto a quelli del Redmi K20 Pro dell’anno scorso.
Ha anche confermato che la fotocamera pop-up si aprirà entro 0,58 secondi, grazie al nuovo motore dotato di una velocità di 14,2 mm al secondo, fino a +11,5 mm al secondo del suo predecessore. Ciò significa che sarà il 27% più veloce dell’ultima generazione e quindi si ritrarrà anche più velocemente, cosa maggiormente utile per prevenire danni in caso di cadute.
Usare due semi schede logiche una sopra l’altra e avere un numero di componenti così denso significa che il costo di assemblaggio è senza dubbio più alto (oltre al costo delle componenti) rispetto al K20 Pro. Considerando quindi che lo smartphone punterà tutto sul rapporto qualità prezzo, Redmi K30 Pro sarà unico nella sua fascia di prezzo. Inoltre, non è da escludere che i margini di guadagno siano stati assottigliati.
Per far alloggiare le quattro fotocamere in quadro, hanno sdoppiato la motherboard in due strati. Cambiato il modem per il 5G e la capacità della batteria. E per favorire il marketing di vendite del nuovo prodotto, a fine marzo toglieranno dalla vendita il K20 Pro (Mii9T Pro). Scommettiamo che supererà le 500 Euro?
Anche volendo dare la massima fiducia a Redmi sulla questione “percentuale di guadagno sulla vendita di ogni singola unità”, il costo delle componenti aumenta di anno in anno, soprattutto nella fascia alta (sono le vendite che finanziano, in un certo senso, lo sviluppo futuro). Anche secondo me ci dobbiamo attendere un prezzo non inferiore a 500 euro, almeno nei mercati europei.