In sviluppo fin dagli anni ’80 e disponibili al pubblico sin dagli anni ’90, gli SMS hanno di fatti rivoluzionato il modo di comunicare di tutti coloro sono nati e cresciuti in tale periodo. Nonostante poi l’avvento delle reti internet e l’evoluzione del concetto di messaggistica istantanea attraverso i vari WhatsApp, Messenger e Viber, gli SMS continuano a essere una delle principali forme di comunicazioni (basti pensare che nel 2010 sono stati inviati ben 6,1 trilioni di SMS). Non c’è dubbio però che un ammodernamento di questa tecnologia è dovuto.
Ed ecco allora che, con l’avvento del 5G, si è deciso di ammodernare gli SMS trasformandoli da un semplice servizio di messaggistica testuale a un servizio di comunicazione multimediale che integra emoji, foto, video, audio, notifiche di ricezione e molto altro ancora che attualmente possiamo avere solo sui servizi di chat proprietari. Tecnicamente lo standard è stato chiamato dalla GSMA col nome di RCS (Rich Texh Messages) anche se, in oriente, sta trovando sempre più favore dagli operatori cinesi e da parte di Xiaomi e di molti altri produttori come “messaggi 5G“.
Indipendentemente dalla lunghezza o dalle dimensioni dei contenuti multimediali, i messaggi 5G gestiranno senza problemi ogni cosa. Essi possono anche interagire con i fornitori di servizi tramite chat bot direttamente nell’interfaccia SMS delle app: gli utenti potranno utilizzare questa funzione per usufruire di servizi di acquisto, controllo della logistica per la ricezione di pacchi, il pagamento delle tasse, ecc.
Secondo le informazioni pubblicate in rete, i messaggi 5G saranno automaticamente attivi per impostazione predefinita se il telefono (e l’operatore di rete) è compatibile con la funzione. Tuttavia, se non è attiva, è possibile attivarla tramite le impostazioni dell’app SMS.
Chiaramente non si chiamano messaggi 5G a caso: per poterli usare, sarà necessario essere connessi a una rete 5G (o anche 4G), a differenza degli SMS che necessitano solo di una rete 2G.
Purtroppo il report non menziona i modelli Xiaomi che già dispongono di questa funzionalità anche se, come detto all’inizio, noi europei potremmo non averli mai visto l’uso sempre più massiccio dello standard RCS.