I funzionari del governo USA hanno inserito nella lista nera negli scorsi mesi Xiaomi in quanto l’azienda avrebbe stretti legami militari. Fino a ora credevamo però che questo fosse il solo motivo ma, stando a quanto indicato dal Wall Street Journal, ci sarebbe anche un’altra ragione (o forse è l’unica) di questa situazione.
Xiaomi sarebbe stata posta nella lista nera dal Governo USA, causando non pochi problemi finanziari allo Xiaomi Group e ai suoi investitori, in parte a causa di un premio assegnato al fondatore dell’azienda per il suo servizio allo stato, stando a quanto riferito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti in una dichiarazione legale.
Lei Jun, amministratore delegato e fondatore di Xiaomi, ha ricevuto il premio di “Eccezionale costruttore di socialismo con caratteristiche cinesi” nel 2019 dal Ministero dell’Industria e dell’Information Technology. Xiaomi ha pubblicizzato il premio, assegnato a 100 dirigenti cinesi quell’anno, sulla pagina della biografia del signor Lei sul sito web dell’azienda e nel suo rapporto annuale. Il premio, insieme agli ambiziosi piani di investimento di Xiaomi in tecnologie avanzate come il 5G e l’intelligenza artificiale, è stato sufficiente per il Dipartimento della Difesa a gennaio per aggiungere Xiaomi a un elenco di aziende “vicine” all’esercito cinese.
La designazione vieta agli americani di investire nella società, il terzo più grande venditore di smartphone al mondo e a coloro che hanno azioni nella società a venderle.
La motivazione degli Stati Uniti per l’aggiunta di Xiaomi alla sua lista è stata esposta in un esposto del tribunale dal Dipartimento della Difesa in risposta a una causa nella Corte Distrettuale degli Stati Uniti a Washington D.C. da parte della stessa Xiaomi che cerca di ribaltare la designazione di “azienda affiliata ai militari”.
L’esposto, apparso la scorsa settimana ma non segnalato in precedenza, per la prima volta ha fatto luce sul ragionamento del dipartimento nell’aggiungere un’azienda all’elenco. Xiaomi non ha commentato immediatamente il l’esposto ma la società ha precedentemente negato qualsiasi affiliazione con l’esercito cinese e affermato di vendere prodotti e servizi esclusivamente per uso civile e commerciale.
Insomma, il tutto sarebbe legato a un premio che premia l’essere socialista rilasciato dal Governo Cinese nel 2019.