Seppur attualmente sia l’India il mercato più in forte crescita per quanto riguarda la vendita degli smartphone, il continente africano rappresenta un’immensa espansione per moltissimi produttori. A questo proposito, Counterpoint Reaserch ha pubblicato un rapporto dedicato che mostra come nel 2020 non solo Samsung non sia più leader di mercato (superata dalla locale Tecno) in Africa ma anche che Xiaomi ha raddoppiato le sue quote di mercato.
Le spedizioni di Xiaomi in Africa nel 2020 sono cresciute del 126% su base annua, poiché il marchio ha intrapreso iniziative aggressive di ingresso nel mercato, con vendite incoraggianti in Egitto, Marocco, Nigeria e Kenya. Le quote di mercato invece sono passate dal 2% del 2019 al 4% del 2020.
L’azienda sta ristabilendo la sua presenza offline e beneficerà di un coinvolgimento più diretto nella gestione dei canali di distribuzione (ovvero con l’apertura di nuovi Mi Store in giro per le principali città), che si rifletterà in ulteriori guadagni di quota di mercato nel 2021.
Xiaomi ha già annunciato la sua serie Redmi Note 10 in mercati chiave come la Nigeria, dove i vari modelli andranno a competere con i nuovi smartphone della serie Galaxy A di Samsung.
Secondo il rapporto di Counterpoint poi, Tecno ha superato Samsung per rivendicare il primo posto nel 2020. Il marchio di smartphone ha visto la sua quota di mercato salire al 18% anche se il mercato ha registrato un calo del 6,7% nelle spedizioni di smartphone su base annua. La pandemia di COVID-19 ha anche sconvolto il mercato nella prima metà del 2020 con il secondo trimestre il peggiore. Tuttavia, a luglio, le vendite sono notevolmente migliorate, con il mercato che ha persino registrato un aumento dell’1,5% su base annua nel quarto trimestre dell’anno.
Counterpoint ha anche rivelato che la maggior parte delle vendite registrate, oltre l’80% per essere precisi, proviene da smartphone con prezzi inferiori a $200 e che la tendenza dovrebbe continuare anche nel 2021. Gli smartphone 5G non sono ancora popolari nella regione e molto probabilmente non lo saranno nei prossimi anni poiché essi sono in genere più costosi e anche perché le infrastrutture di rete non sono state ancora installate.