Come sicuramente saprete, la Xiaomi Mi Band e le sue varianti successive sono state tra i wearable che hanno avuto maggior successo non solo in Cina, dove vengono commercializzati ufficialmente, ma anche in tutto il mondo. Il loro rapporto qualità prezzo praticamente imbattibile ha contribuito molto al raggiungimento di questo risultato. Ma come funzionano nel pratico? Ovvero, come fanno a monitorare i passi, il sonno ed il battito cardiaco? Proviamo a scoprirlo insieme.
Xiaomi Mi Band ed il monitoraggio dei passi
All’interno delle Xiaomi Mi band è presente uno speciale accelerometro a 3 assi in grado di registrare ogni minimo movimento della band. Registrando la forza del movimento, insieme con la direzione e l’angolo e trasferendolo poi ad un software in grado di elaborare tali dati, riesce a conteggiare i movimenti del braccio che facciamo ad ogni passo, come se esso fosse un pendolo (in realtà non conta i passi ma i movimenti del braccio ad essi associati).
Purtroppo il monitoraggio non sempre è preciso visto che, se effettuiamo un movimento col braccio simile a quando camminiamo, la Xiaomi Mi band registrerà ugualmente un passo.
Xiaomi Mi Band ed il monitoraggio del sonno
In questo caso i sensori coinvolti sono due: il sensore di prossimità ed il sensore di actigrafia. Esattamente come accade con il monitoraggio dei passi, la Xiaomi Mi band sfrutta il nostro polso per registrare tutti i suoi movimenti e, sempre attraverso un software specifico, elaborare i dati trasformandoli in numeri e grafici.
Il sensore di prossimità viene utilizzato per verificare che effettivamente la Xiaomi Mi band sia al polso. Con altri fitness tracker infatti può succedere che mentre li si appoggia su un tavolo, essi comincino a monitorare il sonno. Grazie a questo sensore però, il wearable di Xiaomi riesce a capire se è a contatto con la pelle o meno.
Xiaomi Mi Band (1S e 2) ed il monitoraggio del battito cardiaco
In questo caso il funzionamento del comparto hardware che si occupa del monitoraggio del battito cardiaco è lo stesso di tutti gli altri fitness tracker. Sfruttando la luce pulsata (da qui il nome Mi Band Pulse) di sue LED posti nella parte inferiore, è possibile monitorare l’ossigenazione e la de-ossigenazione del sangue.
In base al grado di assorbimento dei raggi infrarossi, la band riesce a capire quante volte il cuore pompa il sangue. Ovviamente il risultato finale può dipendere da vari fattori, come ad esempio il posizionamento del wearable (si sconsiglia di metterlo troppo attaccato al polso) oppure i cambi repentini di battiti cardiaci.
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