La prossima frontiera del mondo degli smartphone, ormai propagandata in lungo e in largo da diversi anni, è quella degli smartphone flessibili. Lo sviluppo della tecnologia da parte di Samsung Display in primis ma anche di LG Display e BOE Technologies permetterà a molti produttori di sperimentare diversi form factor. Ma dal momento che Xiaomi ha sempre in mente un prezzo non troppo elevato per i suoi smartphone, che vantaggio avrebbe a essere fra le prime a sviluppare gli smartphone flessibili?
Come ogni nuova tecnologia, inizialmente i costi di produzione saranno molto alti, tanto che il primo modello di Samsung, previsto entro la fine dell’anno, dovrebbe venir prodotto in meno di 300.000 unità e costare intorno ai 1500 euro.
Chiaramente Xiaomi potrebbe avere un salto in avanti incredibile essendo fra le prime aziende a equipaggiare i display flessibili ma ciò verrebbe a un costo molto elevato che, tradotto in altre parole, un prezzo di vendita sufficientemente alto da coprire le spese.
Tra l’altro, non è semplice sviluppare gli smartphone flessibili come lo è ormai lo sviluppo del form factor degli attuali modelli: si entrerebbe in una piattaforma del tutto nuova e mai esplorata da nessuno se non per la registrazione di brevetti.
Dallo smartphone con display arrotolabile a quello che si trasforma, a secondo degli usi, in uno smartphone o in un tablet, passando per gli smartwatch con display allungabile che li trasforma in uno smartphone, i display flessibili hanno la fantasia (e i costi di Ricerca&Sviluppo) come unico limite.
Secondo voi Xiaomi dovrebbe essere fra le prime aziende a sviluppare uno smartphone finito e pronto per la vendita con un display flessibile? E se si, come potrebbe riuscire a proporre un prezzo che non sia a quattro cifre ma che comunque gli permetta di non andare in perdita?