Nel momento in cui si acquista uno smartphone a marchio Xiaomi non si ottiene soltanto un device con un equo rapporto qualità/prezzo e con delle specifiche in base alla fascia di appartenenza da far storcere il naso a molti altri OEM competitor ma anche un’interfaccia utente (basata su Android) completamente modificata e personalizzata dalla società con il nome di MIUI che rende lo smartphone completo già dal primo avvio. Tale particolare interfaccia utente dispone di molte funzionalità indispensabili che vengono associate ad un design generale ricco di colori vivaci. Tuttavia, in alcuni particolari casi quest’ultimo aspetto unito ad una disposizione delle varie impostazioni in una gerarchia un po caotica, portano molti utenti a disprezzare la MIUI tanto da indurli a non optare più per i device del produttore asiatico.
Tale tipologia di problematica, però, può essere facilmente risanata con alcuni (relativamente) semplici passaggi che portano all’installazione di un sistema puramente Android, privo di ogni qualsivoglia personalizzazione della MIUI. Ciò è possibile grazie alle custom ROM basate sul codice open-source di Android (AOSP) che ci permettono di sostituire la MIUI ROM con un sistema quanto più vicino a quello di Android stock in stile Nexus/Pixel. Una di queste custom ROM e forse anche la più famosa nell’ambito modding è la CyanogenMod, in quanto riesce sempre a portare l’ultima distribuzione del robottino verde su un gran quantitativo di dispositivi (anche molto datati) che teoricamente non dovrebbero riceverla in via ufficiale. Grazie ad essa, altri tre dispositivi Xiaomi potranno godere di una delle ultime release di Android ed acquistare uno stile più in linea con i gusti occidentali e, più nel dettaglio, sono il Redmi 3/Pro, il Mi4i e il Redmi 1S.
Quest’ultimo, nello specifico, non solo è stato aggiornato ad una versione Android più recente ma è anche l’unico dei tre ad aver ricevuto la CyanogenMod 14.1 che ricordiamo essere basata su Android 7.1.1 Nougat, mentre il Redmi 3/Pro e il Mi4i per ora dovranno accontentarsi soltanto della CyanogenMod 13 (basata su Android 6.0.1 Marshmallow). Naturalmente, bisogna considerare che queste custom ROM sono ancora ai loro primi stadi di sviluppo e che quindi potrebbero soffrire anche di gravi bug/force close e non disporre di tutte le feature della Cyano che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni (soprattutto la CM14.1), pertanto non pretendete che funzioni tutto alla perfezione fin da subito. Inoltre, va anche messo in evidenza che attualmente non ancora è stata rilasciata nessuna Nightly per il Mi4i ma lo sarà nel giro di pochi giorni. Infine, affinché possiate installare tale custom ROM sarà necessario sbloccare il bootloader, flashare una custom recovery e, nel caso vogliate il Play Store e tutti i relativi servizi di Google, le relative GApps. Di seguito verranno riportati i vari link per accedere alla pagina di download della CyanogenMod per i tre device Xiaomi appena citati e per le GApps.
Nota: né io né il blog o chiunque altro ci assumiamo la responsabilità di possibili danni al vostro dispositivo. Questo articolo è stato privato di una guida all’installazione proprio per tale motivo, quindi nel caso procediate con l’installazione della custom ROM sarò solo a vostro rischio e pericolo.