Nonostante Xiaomi sia una delle aziende che riesca a sfornare gli smartphone con il più elevato rapporto qualità prezzo, per noi italiani o più in generale per noi occidentali ancora i suoi device restano un mito. Certo, i rivenditori online ci permettono di acquistarli in maniera semplice e con dei prezzi solo di poco più elevati (il loro guadagno) ma è comunque diverso dall’avere un supporto nazionale ed una garanzia legale.
Xiaomi comunque non può permettersi di ritardare più di tanto la sua espansione verso l’Occidente, altrimenti questo potrebbe rappresentare un mercato ormai saturato al 100% dal quale non ricavare nulla. Di fatto, la politica dei prezzi bassi seguita da Xiaomi sta venendo adottata nel nostro paese già da altri produttori cinesi.
Ad esempio, OnePlus è praticamente il dominatore della fascia alta da questo punto di vista, con il nuovo OnePlus 3T che rappresenta lo smartphone più economico (e di gran lunga) ad avere a bordo il SoC Qualcomm Snapdragon 821. Allo stesso modo, Meizu e Huawei stanno facendo fortuna incrementando trimestre dopo trimestre i loro guadagni.
Insomma, Xiaomi a questo punto è diventata l’ultima grande aziende nel mondo degli smartphone a non essere ancora approdata in Occidente. Considerando che ad un certo punto la politica del “non guadagno” dovrà necessariamente cambiare al fine di incominciare a incrementare le casse societarie (e far felici gli azionisti e gli investitori), Xiaomi dovrebbe farsi un nome anche nei nostri mercati prima di incominciare ad innalzare i prezzi di vendita.
Voi che cosa ne pensate? Secondo voi Xiaomi corre il serio rischio di rimanere esclusa nei mercati occidentali che contano?