La presentazione della vera seconda generazione di Xiaomi Mi Band (la versione 1S può essere definita un intermezzo fra le due) apre le porte all’azienda ad un mercato in cui oramai ha tutto da raccogliere e niente da seminare. Grazie infatti allo straordinario successo avuto con le prime due varianti | Xiaomi Mi Band: un successo senza pari nel mondo dei wearable |, il colosso cinese adesso non solo ha un brand forte nel mercato dei wearable ma riesce ancora ad offrire una smartband simile per caratteristiche alla concorrenza ma ad un costo decisamente inferiore (il modello concorrente più vicino non scende sotto i 70 euro).
E’ per questo motivo che ci aspettiamo che nel corso dei prossimi mesi la nuova Xiaomi Mi Band 2 balzi in cima alle classifiche asiatiche per quanto riguarda i wearable e, più in là nel tempo, anche a quella mondiale.
Ricordiamo che al prezzo di appena 25 euro (al cambio), Xiaomi Mi Band 2 offre un sistema di riconoscimento dell’attività fisica migliorato, un display OLED per la visualizzazione delle informazioni di base, un sensore per il rilevamento del battito cardiaco, una resistenza all’acqua grazie alla certificazione IP67 ed una batteria in grado di garantire un’autonomia di almeno una settimana.
Xiaomi quindi ha per le mani una vera e propria miniera d’oro (anche se i guadagni per unità non saranno molto elevati, per l’infelicità degli azionisti) frutto del duro lavoro di sviluppo condotto nel corso dei passati 2 anni. E’ proprio vero che il duro lavoro ripaga sempre.