Il gaming su Android è probabilmente, assieme a quello su iOS, quello più redditizio di tutti. Non a caso da alcuni anni a questa parte anche gli storici editori di giochi AAA hanno sviluppato titoli companion per dispositivi mobile. Tuttavia, la tecnologia del cloud gaming permette di abbinare entrambi i mondi: il gaming di titoli di altissima qualità anche su smartphone e tablet poco potenti. Non è un caso che abbiamo apprezzato moltissimo il cloud gaming di Google Stadia sui nostri smartphone Xiaomi e Redmi di fascia media. Ecco, siamo stati fortunati ad arrivare in tempo visto che Google ha annunciato la chiusura definitiva del servizio Stadia a partire dal 18 gennaio 2023.
Coloro che hanno investito denaro in Stadia saranno completamente rimborsati (tranne degli abbonamenti a Stadia Pro). “Rimborseremo tutti gli acquisti di hardware Stadia effettuati tramite il Google Store e tutti gli acquisti di giochi e contenuti aggiuntivi effettuati tramite il negozio Stadia“, ha scritto Phil Harrison, vicepresidente e direttore generale di Stadia in un post sul blog. “Prevediamo di completare la maggior parte dei rimborsi entro la metà di gennaio 2023. Abbiamo maggiori dettagli per i giocatori su questo processo nel nostro Centro assistenza“.
È un peccato, dal momento che il servizio ha una tecnologia di base davvero eccellente, con problemi minimi anche se connessi in 4G all’aperto. Certo, l’assenza di un servizio in abbonamento “all-you-can-play” in stile Game Pass di Xbox non ha permesso di espandere Google Stadia a molti, visto che bisognava acquistare necessariamente i giochi a prezzo pieno (o a prezzo scontato).
Nel caso aveste investito del denaro in Google Stadia sarete rimborsati. Inoltre, anche coloro che hanno acquistato lo Stadia Controller sarà rimborsato, anche se il futuro dell’accessorio è ancora incerto visto che funziona solo tramite WiFi collegandosi direttamente ai server di Google.
Il nostro pensiero sulle console portatili per il cloud gaming non è cambiato dopo questo annuncio, con Xiaomi che dovrebbe entrare nel mercato con i suoi prezzi aggressivi (almeno, quelli di un tempo).