Per mantenere il livello degli smartphone flessibili alto senza lasciare mano libera ai produttori su tagli ai costi in specifiche aree chiave, Google potrebbe implementare delle “specifiche minime” per gli smartphone flessibili che vogliono usare Android (in realtà i Play Services, visto che di per se Android è open source).
La categoria degli smartphone flessibili sta entrando nel quotidiano di molte persone, ora che Samsung sta finalmente trovando della concorrenza agguerrita sia per quanto riguarda quelli a conchiglia che per quelli “a libro”. Ma nonostante gli enormi miglioramenti che sono stati implementati nell’ultima generazione, c’è ancora un certo livello di incertezza riguardo alla longevità e alla rigidità associate a un display pieghevole.
Tutto ciò che si ha generalmente sono assicurazioni informali del produttore e test di piegatura di terze parti (che talvolta non confermano affatto quanto dichiarato dal produttore, come ad esempio quello sul Motorola Razr 40 Ultra che è riuscito a gestire solo 126.266 pieghe nonostante sia stato valutato dal produttore per 400.000 cicli).
Google potrebbe implementare dei requisiti hardware per gli smartphone flessibili futuri
Secondo alcune informazioni privilegiate ottenute da Mishaal Rahman, Google potrebbe cercare di intervenire e offrire almeno alcune garanzie per la longevità dei futuri dispositivi pieghevoli. Apparentemente, i nuovi pieghevoli dovrebbero durare almeno 200.000 aperture e chiusure (sul nuovo Xiaomi MIX Fold 3 l’azienda assicura 500.000 cicli di apertura e chiusura). Se si apre il telefono 100 volte al giorno, questo dovrebbe andare bene per cinque anni e, di conseguenza, ben dieci anni se fai scorrere la cerniera solo 50 volte al giorno.
Parlando della cerniera, a quanto pare, Google potrebbe anche richiedere che qualsiasi dispositivo con una “cerniera di coppia” mantenga almeno l’80% della sua coppia originale dopo 200.000 cicli.
Infine, secondo le informazioni trapelate, Google potrebbe anche richiedere agli OEM di offrire almeno due importanti aggiornamenti del sistema operativo e almeno tre anni di patch di sicurezza per futuri pieghevoli. Questi requisiti non sono così incisivi, considerando che aziende come Google, Samsung e Oppo offrono già fino a cinque anni di patch di sicurezza (Xiaomi si ferma a 4), ma apprezziamo comunque lo sforzo.
C’è da dire che Google deve ancora confermare ufficialmente queste voci.