Vista la situazione difficile di Huawei e del suo mercato degli smartphone, sembra proprio che il colosso cinese voglia abbassare i costi generali e avrebbe individuato un modo concreto per farlo nel vendere, almeno in parte, tutto ciò che è legato al brand Honor. Reuters riferisce che Huawei sarebbe in trattative con diverse società cinesi, fra cui anche Xiaomi, per un potenziale accordo utile a vendere parte del business degli smartphone Honor.
La vendita, che in precedenza sarebbe stata inimmaginabile, potrebbe generare fino a 25 miliardi di yuan (3,7 miliardi di dollari) per Huawei. I piani attuali prevedono che la vendita sia interamente in contanti, sebbene Reuters affermi che l’accordo potrebbe finire per essere di valore inferiore a soli 15 miliardi di yuan ($ 2,2 miliardi), pagati in parte con azioni societarie.
Gli asset da vendere non sono stati finalizzati, ma due fonti hanno affermato che il marchio Honor sarebbe stato incluso. Huawei sta anche cercando di cedere un’attività correlata di gestione della catena di fornitura e le capacità di ricerca e sviluppo associate a Honor al momento.
Per quanto riguarda i potenziali acquirenti, sembra che la Cina digitale sia emersa come leader. Nel mercato cinese Honor è un forte brand e qualunque azienda cinese sarebbe ben posizionata per sfruttarlo. Fra i potenziali pretendenti al brand Honor troviamo TCL, una società nota per i televisori e i suoi recenti sforzi per gli smartphone, e la rivale Xiaomi, il quarto più grande produttore di smartphone dietro Apple, Huawei e Samsung.
A questo proposito, l’analista Ming-Chi Kuo dice che sarebbe una vittoria per Honor. Ming-Chi Kuo ha rivelato per la prima volta la scorsa settimana che una vendita di Honor potrebbe essere in programma. A quel tempo, ha descritto il potenziale accordo come un vantaggio per la controllata.
Come ha sottolineato Kuo, una Honor indipendente non sarebbe più soggetto al divieto di commercio degli Stati Uniti, consentendogli di continuare a creare e produrre dispositivi. La società potrebbe anche essere in grado di prendere le distanze dai problemi di sicurezza associati a Huawei.
Per ora comunque le trattative sono nelle fasi iniziali e, come potete immaginare dal costo previsto, la finalizzazione non sarà immediata.