L’obiettivo principale di un produttore di smartphone dovrebbe essere quello di vendere il maggior numero di unità possibile per guadagnare quanto più possibile. In realtà, si tratta di un obiettivo comune a tutte le aziende, indifferentemente dal settore in cui operano. Xiaomi però sembra essere un caso a parte stando a quanto dichiarato da Hugo Barra.
Nonostante nel terzo trimestre del 2016 le vendite sono scese del 45 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il VP Hugo Barra non sembra essere per niente preoccupato. Le parole rilasciate in merito hanno creato molta sorpresa:
In pratica vi stiamo dando i dispositivi senza ricavare alcun guadagno. A noi importa creare un flusso di ricavi costante nei prossimi anni. Potremmo vendere 10 miliardi di telefoni e continueremmo a non guadagnarci niente.
Essenzialmente, il mercato smartphone di Xiaomi non sta vedendo “il becco di un quattrino” di guadagni per ogni smartphone venduto (attenzione a distinguere i ricavi con i guadagni, visto che Xiaomi non ci va mica in perdita). Si tratta di una strategia molto inusuale in un mercato tra l’altro che ormai è quasi del tutto saturo (almeno in occidente). Sicuramente si tratta di una strategia che agli utenti piace molto ma agli investitori un po’ meno.
Insomma, nonostante il grande successo ottenuto da Xiaomi, la dirigenza si considera un qualcosa ancora in fase di crescita che non ha raggiunto minimamente i picchi più elevati della popolarità.
In attesa di un’entrata ufficiale nel mercato occidentale (ISA ed Europa principalmente) Xiaomi sta continuando a riscuotere molti consensi grazie ai prezzi molto bassi dei propri device. A tal proposito, Hugo Barra ha anche lanciato una mezza frecciatina al concorrente LeEco, dichiarando che la strategia adottata da Xiaomi non la rende minimamente una meteora.