Nel momento in cui sentiamo parlare di cloni di smartphone, immediatamente pensiamo a produttori cinesi che hanno copiato il design e l’estetica di smartphone americani o coreani. Tuttavia, quanto vi stiamo per riportare non solo vede coinvolta un’azienda europea ma anche un’accusa non di plagio ma di re-brand. Ovviamente sono gli smartphone Xiaomi quelli sottoposti a re-brand.
L’intera storia ha inizio del 2015, quando in Spagna viene fondata l’azienda Zetta. Da allora, questo produttore avrebbe venduto due smartphone, il Conquistador 4.7 SE ed il Conquistador 5.5 Plus, aventi un design molto simile allo Xiaomi Redmi 2 ed allo Xiaomi Redmi Note 2. L’estetica era talmente simile che ha incuriosito alcuni utenti che, smontando questi due smartphone, ha trovato la sorpresa.
Non si trattava di copie degli smartphone Xiaomi ma proprio degli smartphone originali. Al di sotto degli adesivi presenti nelle componenti infatti è stato trovato il marchio di Xiaomi. La risposta di Zetta a tale accusa è stata la seguente:
Il primo smartphone di questa azienda, lo Zetta Multiverse, è stato progettato e realizzato dalla società con il supporto di catene di produzione cinesi. In altri modelli, l’elettronica è il frutto di condivisioni intellettuali con brand del settore asiatico, con Zetta che lavora sul miglioramento e l’adeguamento dell’usabilità degli smartphone per i clienti europei.
Per tutta risposta, Xiaomi ha negato sia di avere partnership con quest’azienda e sia di aver concesso al produttore spagnolo di ri-vendere o manipolare i propri smartphone.
Al momento non sappiamo quali saranno le conseguenze ma quasi certamente Xiaomi intraprenderà delle azioni legali contro Zetta.