Per diverso tempo Apple è stata considerata un’azienda che produceva e vendeva smartphone solo di fascia premium coi costi sempre più elevati del mercato. Ieri sera però, senza troppe sorprese viste le numerose indiscrezioni emerse in rete, ha lanciato il nuovo iPhone SE 2020 dal costo base di 399 dollari negli USA e 499 euro in Italia. Si tratta chiaramente di una provocazione alla fascia media del mercato, di cui Xiaomi è una dei maggiori interpreti.
L’idea di Apple è stata quella di realizzare uno smartphone che ha l’anima di iPhone 8 e gran parte delle sue specifiche tecniche, sostituendo però il SoC col top di gamma A13 Bionic (lo stesso presente sui modelli Pro da oltre 1000 euro) e la fotocamera posteriore da 12 MP con quella presente su iPhone 11.
A nostro avviso il lancio di iPhone SE 2020 apre le porte a due possibilità per gli altri produttori:
- Visto il design datato del nuovo iPhone, è possible che gli altri produttori propongano nuovi modelli con display senza cornici e batterie super a costi leggermente inferiori;
- Il nuovo iPhone potrebbe far tornare di moda anche per gli altri un design più compatto rispetto ai “padelloni” che dominano il mercato.
Xiaomi dal canto suo ha una lineup di smartphone già in fase di sviluppo avanzato per il 2020 e, uno di questi è lo Xiaomi Mi 7 (2020), ovvero uno smartphone dalle dimensioni più compatte con specifiche di fascia media (si parla di Snapdragon 7xx come SoC a bordo) e prezzo di vendita molto competitivo.
Non è da escludere nemmeno che Redmi possa prendere spunto da Apple e lanciare uno smartphone di fascia media dotato di dimensioni più compatte rispetto agli standard attuali, senza tuttavia rinunciare a un design aggressivo privo di cornici attorno al display.
Si tratterebbe insomma di una risposta diretta al piano di Apple di rinvigorire un modello passato con delle specifiche aggiornate al 2020.