Durante il Mobile World Congress 2016, Xiaomi (tramite il vice presidente Hugo Barra) ha presentato il suo nuovo top di gamma, lo Xiaomi Mi 5, proponendolo in tre versioni differenti | Xiaomi Mi 5 ufficiale | ma che in realtà sono soltanto due, in quanto essenzialmente ciò che cambia sono i materiali utilizzati e la frequenza di clock dello Snapdragon 820 (senza considerare il quantitativo di memoria interna).
Nella giornata di ieri, invece, si è avviata ufficialmente la vendita al pubblico cinese della versione “base” dello Xiaomi Mi 5 (32/64 GB di memoria interna) nella sola colorazione bianca, mentre il giorno precedente la società stessa ha registrato valori mai raggiunti in precedenza stabilendo di fatto un nuovo record di prevendite delle stesse varianti | Lo Xiaomi Mi 5 registra più di 16 milioni di preordini in Cina |. D’altronde, era possibile aspettarsi un tale risultat vista la mancanza di un flagship Xiaomi per più di un anno e mezzo e considerando il prezzo di vendita relativamente basso di un device con tali caratteristiche hardware!
Caratteristiche che alcuni utenti hanno potuto testare con mano e grazie a cui siamo riusciti ad ottenere i primi benchmark della versione “depotenziata” (velocità di clock del processore settate a 1,8 GHz) che dimostrano che anche se vengono ridotte le velocità di elaborazione dei processori (quad-core Kryo) esso riesce comunque a imporsi su molti altri device con molti più core e con frequenze di elaborazione maggiori.
Nello specifico, tale device è riuscito ad ottenere poco più di 110 mila punti con Antutu Benchmark, mentre con Geekbench 3 ha totalizzato 1901 punti in single-core e 4707 punti in multi-core. Punteggi impressionanti considerando le sue “limitazioni” corrispondenti al 20% in meno rispetto ai due fratelli maggiori. Ricordiamo che tali punteggi sono solo un metro di paragone utilizzato per confrontare con i valori di altri device.
Comunque sia, questo Xiaomi Mi 5 si fa notare, anche in questa variante “meno potente”. Voi che ne dite?