Oltre allo stipendio tradizionale, gli amministratori delegati delle aziende quotate in borsa e i principali responsabili dirigenziali percepiscono un bonus in base ai risultati che raggiungono le aziende. A questo proposito, vi segnaliamo che Lei Jun, CEO di Xiaomi, nel 2018 ha percepito un compenso totale per la sua ottima guida aziendale da ben 943 milioni di dollari, ovvero quasi quanto tutti i profitti dell’azienda stessa (stimato in 1,3 miliardi di dollari).
Stando a quanto dichiarato da Xiaomi, il bonus è stato corrisposto attraverso l’emissione di 636,6 milioni di azioni di classe B, per cui il tutto non è andato a pesare per nulla sulle casse dell’azienda.
Tra l’altro, sempre stando alle informazioni fornite da Xiaomi, il bonus è stato messo nelle mani di Lei Jun senza che lui ne avesse avuto notizia precedente. In un certo senso, è stata una sorta di regalo di compleanno a sorpresa.
Ricordiamo che a gennaio 2019 è scaduto il termini minimo per Lei June per molti altri dirigenti per mantenere ferme le loro azioni. Ciò significa che Lei Jun è adesso libero di vendere le sue azioni e convertirle in denaro vero e proprio.
Seppur il CEO non è intenzionato a farlo, ha anche dichiarato che donerà in beneficenza la maggior parte delle azioni (dopo averle detratte dalle tasse).
Nel nostro articolo di buon nono compleanno a Xiaomi, abbiamo individuato la quarta innovazione che ha permesso a Xiaomi di diventare un produttore di smartphone, wearable e servizi a livello mondiale è l’espansione in India, considerato il più grande mercato in via di espansione.
Con la sua presenza lì, ha immediatamente imposto il proprio dominio conquistando la prima posizione di vendite sia in ambito smartphone che in ambito Smart TV.