La presentazione ufficiale di Redmi 8 ha fatto sorgere un po’ di dubbi sulla scelta di alcune componenti interne, soprattutto sul fronte SoC. Di fatto, lo Snapdragon 439 è un SoC meno potente rispetto allo Snapdragon 632 disponibile sul Redmi 7, smartphone che in teoria è andato a sostituire.
In un post di Weibo, il presidente di Xiaomi, Lu Weibing, ha affermato di aver condotto un sondaggio prima del rilascio di Redmi 8 per scoprire quali funzionalità contassero di più per gli utenti. Il risultato del sondaggio ha mostrato che la durata della batteria, un’esperienza fluida e veloce e una scocca di alta qualità sono al primo posto. Per tale ragione, Redmi ha deciso di concentrarsi su questi punti per i suoi prossimi telefoni.
Il risultato è il Redmi 8 (e Redmi 8A) con una capacità della batteria di 5000 mAh e con un tempo di standby di 31 giorni; il tutto con l’aggiunta di una porta USB-C e supporto per la ricarica rapida da 18 W che consente di caricare completamente il dispositivo in 2 ore.
Redmi 8: i “trucchi” per avere maggiore fluidità
Per un funzionamento più fluido, hanno annullato i piani di rilascio per la versione da 2 GB di RAM. Hanno anche incluso il supporto a Mi Turbo 2.0 per velocizzare le cose e hanno aggiunto una migliore soluzione di pulizia della memoria. Redmi afferma inoltre che, sulla base della loro simulazione, il Redmi 8 rallenterà del 35% solo dopo 24 mesi di utilizzo.
Arrivando al processore, Redmi afferma che nonostante sia un chipset Snapdragon serie 400, le sue prestazioni sono quasi simili a quelle dello Snapdragon 625. Il post include anche i risultati del benchmark AnTuTu confrontando Redmi 6 Pro (SD625) e Redmi 8 (SD439) . Weibing spiega che lo Snapdragon 439 è in grado di ottenere prestazioni simili allo Snapdragon 625 perché è un realizzato con un processo produttivo a 12 nm e, con il supporto al Mi Turbo a bordo, gli utenti avranno un’esperienza sempre veloce e fluida nei giochi.
Certo, sarebbe stato l’ideale fare un paragone diretto con il Redmi 7 anziché con il Redmi 6 Pro. Ad ogni modo, ciò non toglie il fatto che potrebbe benissimo trattarsi del best Buy a cavallo tra il 2019 e il 2020 per la fascia entry-level.