Il 2017 è stato il primo anno in assoluto in cui il mercato smartphone cinese è risultato essere in calo rispetto all’anno precedente. Si è trattato di un duro colpo per molte aziende ma non per Xiaomi, le cui vendite sono cresciute addirittura del 37% di anno in anno.
Stando ai dati pubblicati dall’azienda di ricerca e analisi Canalys, il mercato degli smartphone cinesi ha visto il suo primo calo annuale nel 2017 con le spedizioni in calo del 4%. Sembra tra l’altro che la tendenza continuerà nel 2018, dal momento che le spedizioni sono diminuite del 21% nel primo trimestre rispetto al primo trimestre del 2017.
Huawei è riuscita a ottenere una crescita del 2% per mantenere il primo posto, mentre il secondo e il terzo classificato Oppo e Vivo hanno visto le spedizioni diminuire del 10%. Come detto in precedenza, Xiaomi è l’azienda che per distacco ha fatto meglio in termini di crescita, con un aumento delle spedizioni del 37%.
La fascia bassa domina
Xiaomi è stato l’unico marchio tra i primi cinque a concentrarsi sulla categoria sub-1000 yuan (sotto i 150 euro). Si pensa che “quasi il 90 percento” delle spedizioni di Xiaomi sia dovuto alla gamma Redmi a buon mercato.
Il mercato cinese, a differenza di quelli occidentali, è difficile da sradicare dalle aziende locali. I primi quattro marchi sono tutti cinesi e rappresentano circa il 73% del mercato.
La dura concorrenza ha portato i marchi a copiare strategie di marketing e caratteristiche di dispositivi, ha detto l’analista Mo Jia responsabile del report. Tuttavia, solo i produttori di “una certa dimensione” sono in grado di far fronte ai costi di marketing e di distribuzione.
La ricerca suggerisce che il secondo trimestre potrebbe essere migliore a causa dei nuovi smartphone di punta, ma si prevede che ulteriori modelli di cloni possano introdurre un periodo di “stagnazione”. I produttori potrebbero dover aumentare gli sforzi di R & S (Ricerca & Sviluppo) per fare progressi nel mercato.