Alla conferenza del MWC 2019, Xiaomi ha ufficialmente rilasciato il suo primo smartphone 5G, ovvero lo Xiaomi Mi MIX 3 5G, che è il secondo telefono cellulare 5G commerciale del settore dopo la versione 5G del Samsung Galaxy S10 (annunciata solo qualche giorno prima).
Xiaomi Mi MIX 3 5G è dotato della combinazione del processore Snapdragon 855 con tanto di modem Snapdragon X50 (in grado accedere ai segnali sub-6GHz che verranno sfruttate con le antenne 5G) e della tecnologia di commutazione dell’antenna intelligente Xiaomi per raggiungere una velocità di download fino a 2 Gbps. La società ha anche aumentato la capacità della batteria da 3300 mAh a 3800 mAh in modo che possa far fronte a un maggiore consumo energetico di 5G.
Ad ogni modo, quello che ha sorpreso maggiormente non è tanto il supporto al 5G che era stato già ampiamente mostrato. Quello che sorprende veramente è il prezzo di vendita di appena 599 euro, quando vari dirigenti di Huawei hanno indicato che l’aggiunta di un modem 5G avrebbe alzato il prezzo di almeno il 30%.
Il co-fondatore e presidente Xiaomi di Xiaomi, Lin Bin, ha detto che il costo dei chip e dei componenti 5G è ancora molto alto, e il prezzo di 599 euro per questo smartphone in Europa produce un profitto minimo o nullo. Ha anche chiesto ai Mi Fans di suggerire quanto saranno disposti a pagare per questo smartphone (relativamente al mercato cinese). La maggior parte delle risposte non è andata oltre 4.999 Yuan (circa 680 euro).
Ricordiamo counque che al cuore di questo nuovo modello c’è il caro, buon vecchio Mi MIX 3. Xiaomi non ha modificato alcun aspetto dello smartphone, mantenendo il discusso slider che ospita la fotocamera frontale. In tale slider ci sono un sacco di magneti nel dispositivo e Xiaomi ha utilizzato la regola di base del magnetismo: i poli opposti si attraggono e i poli simili si respingono. È una soluzione semplice ma molto efficace che garantisce che il telefono rimanga aperto o chiuso.