Come sicuramente saprete, Xiaomi è pronta a fare un passo importante con i nuovi Mi 7 e Mi 8 Anniversary Edition implementando, per la prima volta in modelli che andranno in vendita a livello mondiale, un sensore di impronte digitali al di sotto del display. Ma come mai Xiaomi vuole fare questo passo quando i sensori tradizionali funzionano più che bene?
Prima di vedere quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa tecnologia, rinfreschiamoci la memoria con la storia dei sensori di impronte digitali sugli smartphone Android e di come sono diventati un must have per qualunque modello.
La breve storia dei sensori di impronte su Android
La tecnologia dei sensori di impronte digitali è forse il maggior esempio di importanza delle API standard che vengono sviluppate da Google per il sistema operativo Android. Prima di Nexus Inprint (poi rinominato Google Inprint), i produttori dovevano sviluppare da se il sistema di interazione fra OS e sensore di impronte. Come risultato del lavoro di Google, il sensore di impronte adesso lo si può trovare essenzialmente su tutti gli smartphone che arrivano sul mercato.
Tecnologia ottica e tecnologia a ultrasuoni
Prima di passare ai vantaggi e agli svantaggi, dobbiamo precisare quali sono le tecnologie che stanno dietro ai nuovi sensori di impronte. In particolare, vi sono
- Sensori che sfruttano la tecnologia ottica, ovvero emettono una luce intermittente da sotto il display per illuminare i solchi delle dita e quindi mappare le impronte
- Sensori ad ultrasuoni che mappano le impronte delle dita utilizzando delle frequenze non udibili dagli uomini. Questa tecnologia è sicuramente da preferire per via dell’accuratezza.
Vantaggi e svantaggi
Detto ciò, proviamo ad analizzare i vantaggi e gli svantaggi dell’adottare un sensore di impronte al di sotto del display.
Fra i vantaggi sicuramente troviamo:
- Innovazione tecnologica che porta a una maggiore precisione nella scansione dell’impronta;
- Miglioramenti estetici, dal momento che essenzialmente sulla scocca non è presente alcuna interruzione per far spazio a un sensore esterno
- Miglior durata nel tempo, non essendo il sensore lasciato all’aria aperta e quindi a eventuali botte, graffi ecc.
Ma non è tutto oro ciò che luccica. Ci sono infatti almeno un paio di lati negativi che è bene tenere a mente:
- Difficoltà nella produzione di massa, il che li rende dei sensori particolarmente costosi (motivo per cui inizialmente solo nei top di gamma faranno la loro apparizione)
- Maggior complessità che li rende più difficili da sostituire in caso di danneggiamenti.
Voi che cosa ne pensate? L’utilizzo di un sensore di impronte digitali sotto il display da parte di Xiaomi sarà un bene oppure un qualcosa in più che non modificherà più di tanto la qualità degli smartphone?