La presentazione dapprima dello Xiaomi Mi 8 e successivamente dello Xiaomi Mi A2 ci ha messo di fronte alla dura realtà sul nuovo ecosistema smartphone di Xiaomi: il jack audio è cosa passata. Ma perché? Perché si sta preferendo eliminarlo in favore di soluzioni basate sulla USB Type-C o sul Bluetooth?
Chiaramente non conosciamo i piani e le strategie interne di Xiaomi ma possiamo provare a immaginare il perché, non solo tale azienda ma anche la maggior parte dei produttori di smartphone, stanno prendendo le distanze con il jack audio.
A nostro avviso, le motivazioni di tale scelta potrebbero essere due:
- La prima legata al mercato degli accessori: costando di più (per via della maggior elettronica all’interno), il mercato delle cuffie Bluetooth e delle cuffie con plug USB Type-C ha un margine di guadagno superiore per le varie aziende e, forzando gli utenti ad acquistarle eliminando il jack audio, il settore cresce molto più in fretta
- La seconda legata a un discorso di ingegneria interna: evidentemente il jack audio è uno dei connettori che richiede maggiore spazio all’interno di uno smartphone, motivo per cui la sua rimozione comporterebbe una semplificazione nella progettazione.
C’è da dire che il primo caso poco si adatta a Xiaomi, visto che la maggior parte dei suoi auricolari e delle sue cuffie sono cablate con il jack audio. La seconda potrebbe essere più plausibile così come potrebbero esserci delle altre spiegazioni valide. Voi che cosa ne pensate? Secondo voi perché Xiaomi sta decidendo di prendere le distanze con l’ultimo connettore analogico rimasto?
Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare che paradossalmente l’unica azienda che preferisce ancora equipaggiare i propri smartphone con il jack audio è Samsung, la cui acquisizione passata di AKG la mette in una posizione alquanto intermedia fra uno e l’altro lato della questione.