Come sicuramente avrete notato, la maggior parte della concorrenza che ha Xiaomi nella fascia alta ha già sfornato degli smartphone con integrato un sensore di impronte digitali. Alcuni produttori sono arrivati anche alla seconda generazione di tali smartphone, migliorando nel frattempo anche il funzionamento del sensore (vedi Apple con iPhone 6s e Samsung con il Samsung Galaxy S6). Ma allora come Xiaomi ci mette così tanto per implementarlo anche lei nei propri smartphone?
Non abbiamo informazioni certe ma comunque un pensiero ce lo siamo fatti. Senza dubbio non si tratta di mancanze a livello di sviluppo, dato che il team della MIUI ha più volte dimostrato di avere i mezzi e le capacità per sviluppare feature importanti e molto utili anche in poco tempo. Che si tratti allora di un problema estetico? Se ci avete fatto caso, Xiaomi non utilizza alcun tasto fisico centrale, il quale sarebbe la posizione ideale per un sensore di impronte digitali. Inoltre, crediamo anche che l’inserimento di un tale sensore sulla scocca posteriore sia un pò scomodo dal punto di vista ergonomico.
Considerando queste cose, potremmo pensare in definitiva che Xiaomi sta aspettando con ansia, così come noi, il termine dello sviluppo del Qualcomm Snapdragon 820 per poterlo inserire sul suo nuovo top gamma Xiaomi Mi5. Come vi abbiamo riportato ieri | Xiaomi Mi5 supporterà il Sense ID 3D Fingerprint di Qualcomm? |, la nuova tecnologia di Qualcomm permette il riconoscimento dell’impronta tramite ultrasuoni e permette così di inserire il chip chiamato a svolgere tale funzione anche sotto il display. In un sol colpo, Xiaomi implementerebbe una feature che ormai va per la maggiore e non guasterebbe la linea estetica dei suoi smartphone. Voi come la pensate?
Magari la ragione è che un sensore di impronte non serve quasi a niente