POCO sappiamo bene che non progetta affatto gli interni dei propri smartphone ma si basa su smartphone già realizzati da Xiaomi o da Redmi per altri mercati. Il POCO M4 Pro 5G ad esempio non è altro che un Redmi Note 11 5G lanciato nelle scorse settimane in Cina. Anche il prezzo di vendita immaginiamo non venga deciso a tavolino da POCO ed è proprio qui che troviamo la più grande mancanza del nuovo arrivato.
Con un prezzo di base di 229,90 euro, il POCO M4 Pro 5G è stato posizionato nella stessa fascia di POCO X3 Pro che, pur costando uguale, offre molto di più in termini di prestazioni. Insomma, il rapporto qualità prezzo del POCO M4 Pro 5G, erede degli ottimi POCO M3 e POCO M3 Pro, non rispetta le aspettative che avevamo.
Non c’è dubbio che il POCO M4 Pro 5G fa parte di quella generazione di smartphone che sta venendo impattata dalla carenza, a livello globale, di chip. Con le principali fab che hanno aumentato il costo di produzione (TSMC addirittura del 20%), è chiaro che i produttori non vogliono intaccare il proprio margine di profitto (che per Xiaomi, Redmi e POCO è del solo 4% secondo una vecchia promessa fatta dall’azienda) e quindi scaricano il costo supplementare ai consumatori finali.
A conferma delle difficoltà produttive e del maggiore costo troviamo anche la mancanza delle inutili fotocamere da 2 megapixel sul retro anche se, in termini di aspetto, POCO non ha fatto nulla per coprire i fori, creando una sorta di falsa speranza nei confronti di coloro non sono avvezzi alla tecnologia e lo vedono sugli stand dei negozi.
Insomma, questo è uno dei pochi smartphone POCO che non consigliamo affatto sul fronte del rapporto qualità prezzo.