Con il Mi Band, Xiaomi ha rivoluzionato in tutti i sensi il termine “smartband” andando a creare un forte concorrente non solo dal punto di vista dell’autonomia (mensile) ma anche dal punto di vista qualità/prezzo, proponendolo a una decina di euro. Questo piccolo accessorio si è classificato col tempo come un vero e proprio “best buy” ottenendo una notorietà tale da permettergli vendite oltre le 18,5 milioni di unità | Xiaomi ha venduto oltre le 18,5 milioni di Mi Band | e superando, nel 2015, anche le vendite dell’Apple Watch | Xiaomi Mi Band ha venduto più di Apple Watch |.
Focalizzandosi sul Mi Band, però, Xiaomi non ha dato molta importanza alla creazione del suo smartwatch che, come sappiamo, era atteso per lo scorso anno ma che fino ad oggi non se ne è sentito parlare. Tuttavia, adesso una nuova voce riguardante lo smartwatch di Xiaomi si appresta a ravvivare le nostre speranze e questa voce sembra essere anche affidabile, in quanto deriva dalla società Huami stessa. Questa società, infatti, è l’attuale produttrice del Mi Band di Xiaomi e quindi, oltre a Xiaomi stessa, chi meglio di lei ne può sapere di ciò?!
Wang, CEO di Huami, ha infatti rivelato alcuni dettagli del nuovo smartwatch ma anche della seconda generazione del Mi Band e, quindi, sembra proprio che sarà questa società ad occuparsi della produzione di entrambi i gadget di casa Xiaomi. In primo luogo, Wang ha confermato che entrambi i device debutteranno nel giro di due mesi, ossia entro la fine del secondo trimestre dell’anno. Continua dicendo che il nuovo Mi Band 2 sarà dotato di un piccolo display su cui saranno riprodotti i dati dello stesso, andando ad eliminare la necessità di sincronizzarlo con uno smartphone per visualizzarli (cosa che sarà pur sempre possibile). Un altro dettaglio su cui però non è molto certo è che verrà abbandonato il prefisso “Mi” e sarà chiamato soltanto “Band 2” ma con molta probabilità verrà sostituito dal prefisso MiJia | Mi Ecosystem e il primo prodotto a marchio MiJia |. Passando al prezzo, risulta naturale che esso sarà leggermente superiore alla sua precedente versione, vista la presenza di un display.
Passando, adesso, allo smartwatch Xiaomi, Wang ha confermato che esso esiste realmente e che come per il Mi Band 2 esso farà il suo debutto entro la fine del Q2 di quest’anno. Naturalmente, esso avrà a disposizione un display più grande rispetto al Mi Band 2 e sarà dotato di “funzionalità particolari” che con molta probabilità si riferiscono a valori biometrici dell’utente. Però, dopo queste due informazioni, il CEO di Huami non si è pronunciato oltre, lasciando non poca suspance ed incentivando di molto le aspettative.
L’idea di avere un display che mostri i dati rilevati dal Mi Band non è da bocciare, anzi, credo sia indispensabile e molto più utile di quanto si creda, l’importante è non penalizzare troppo la durata della batteria che anche con un’autonomia settimanale è da apprezzare. Inoltre, l’esistenza di uno smartwatch Xiaomi non può che rappresentare un segno di svolta per il mondo degli indossabili, soprattutto se seguirà la buon cara politica economica a cui Xiaomi ci ha fin dall’inizio abituati ad avere. Sicuramente ne sentiremo parlare ancora e noi vi terremo aggiornati tempestivamente.