Qualcomm non ha bisogno di presentazioni. Si tratta di una delle più grandi aziende che sviluppano chip al mondo, i cui prodotti si trovano in un numero enorme di dispositivi. Come se non bastasse, è l’azienda che controlla la maggior parte dei brevetti nel campo 4G/5G. Ma la posizione dell’azienda nel mercato mobile è alquanto scossa. Ha perso il vantaggio su MediaTek (con Xiaomi e molti altri produttori di smartphone che hanno scelto la via della diversificazione per i propri modelli del 2022) e la sua linea di processori di punta non è ai livelli dei chip Apple.
Per discutere di ciò e di tanto altro, i giornalisti di The Verge hanno parlato con il presidente e CEO di Qualcomm, Christiano Amon, su come si svilupperà ulteriormente l’azienda, su quanto durerà la carenza di chip e sui progetti futuri legati allo Snapdragon 8 Gen 2.
Secondo il top manager, ora il mercato dei chip sta attraversando una delle crisi più profonde e gravi. Questa è stata una sfida e ha aiutato molti a capire quanto siano importanti i chip e quanto sia matura l’industria dei semiconduttori. Qualcomm ha fatto di tutto per far fronte alla situazione con onore e ha aumentato notevolmente l’offerta dei suoi SoC. Secondo il dirigente, c’è ancora una carenza di chip ma nella seconda metà di quest’anno la situazione cambierà in meglio, con il 2023 che sarà l’anno in cui l’offerta coprirà la domanda.
Christian Amon ha confermato che Qualcomm non ha proprie fonderie, preferendo invece concentrarsi sulla progettazione e affidare la costruzione vera e propria dei chip ad altre società come TSMC, Samsung, Global Foundries, SMIC e UMC. Allo stesso tempo, il produttore di chip sta investendo attivamente nella creazione dell’industria dei semiconduttori del futuro e nelle nuove tecnologie. Tra questi ultimi c’è il 6G, con la sua comparsa dovrebbe essere prevista entro il 2030.
Tra l’altro, il capo di Qualcomm ha affermato di considerare la modifica della denominazione dei chip mobili una decisione corretta ed equilibrata. Il cambio della designazione dalle tre cifre all’accoppiata “serie x Gen x” è dettato dal desiderio di semplificare la percezione dei prodotti, ovvero non è necessario identificare il processore in base ai numeri ma è sufficiente conoscere la generazione.
Infine, Christian Amon ha confermato che le tattiche di presentare un nuovo chip di punta ogni anno rimarranno invariate. Da notare che ha affermato che la data di presentazione dello Snapdragon 8 Gen 2 sarà l’anno prossimo: questo significa che l’azienda non prevede di rilasciare lo Snapdragon 8 Gen 2 a metà di quest’anno come anticipato da alcuni analisti (chissà che fine faranno le versione Plus). Forse la società rilascerà una versione migliorata o overcloccata della Gen 1 quest’anno ma con una denominazione più simile all’attuale chip.