Pochi giorni dopo il rilascio della serie Redmi Note 11 in Cina e la messa in vendita da record, Xiaomi ha provveduto a rilasciare i codici sorgente del kernel basati su Android 11 per Redmi Note 11 Pro. Nome in codice Pissarro, i codici sorgente possono essere visualizzati e scaricati sulla pagina Xiaomi di GitHub.
Potrebbero essere di scarsa importanza per la maggior parte degli utenti ordinari, ma saranno sicuramente utili per gli sviluppatori indipendenti per compilare kernel e ROM Custom per il dispositivo.
Il rilascio dei codice sorgente del kernel è obbligatorio per gli smartphone Android
Per chi non lo sapesse, la pubblicazione dei sorgenti kernel è un passo obbligatorio per tutti i produttori che vogliono usare il sistema operativo Android, visto che quest’ultimo è utilizzabile liberamente ma solo attraverso la licenza GPLv3.
Google prende una versione principale del kernel Linux e poi la modifica per supportare l’ultima versione di Android, chiamandola “kernel comune Android”. I produttori di chipset prendono quindi il kernel comune Android e lo modificano ulteriormente per creare un kernel specifico per i propri SoC. Gli OEM prendono quindi il kernel specifico del SoC e apportano ulteriori modifiche per supportare il loro hardware o i componenti del fornitore extra: questo è un kernel specifico del dispositivo ed è quello che viene pubblicato da ogni produttore.
Redmi Note 11 Pro in arrivo anche in Italia
La serie Redmi Note 11 ha tre modelli nella sua gamma, vale a dire Redmi Note 11, Redmi Note 11 Pro e Redmi Note 11 Pro+. Con il lancio dei prodotti in Cina, altri mercati tra cui l’India e l’Europa, sono pronti per accogliere questi smartphone. Tuttavia, in Europa il Redmi Note 11 arriverà sotto forma di POCO M4 Pro 5G (i modelli Pro invece arriveranno con lo stesso nome).
Mentre il Redmi Note 11 sfoggia un chipset MediaTek Dimensity 810, gli altri due modelli sono alimentati dal più potente SoC MediaTek Dimensity 920. I codici sorgente del kernel potrebbero effettivamente aiutare gli sviluppatori a esplorare quanto miglioramento delle prestazioni potrebbe essere ottenuto dal chipset MediaTek Dimensity tramite le Custom ROM. C’è da dire che da sempre si è pensato che gli smartphone basati su Snapdragon godano di un migliore supporto allo sviluppo rispetto a quelli alimentati dai SoC MediaTek.