A distanza di un paio di giorni dalla presentazione ufficiale e, purtroppo, dell’annuncio della sospensione iniziale alla vendita in Europa, il Redmi Note 8 Pro è stato protagonista del primo teardown che ci ha permesso di dare la prima occhiata al suo interno.
La prima cosa che salta all’occhio è l’architettura abbastanza modulare degli interni di Redmi Note 8 Pro, il che dovrebbe voler dire una facilità maggiore nella sostituzione delle varie componenti in caso di guasti.
Subito dopo non possiamo che menzionare la dimensione “immensa” del sensore fotografico Samsung GW1 da 64 MP che occupa praticamente il doppio dello spazio rispetto alle altre tre fotocamere a bordo. Questo chiaramente è una necessità per far si che i 64 MP non siano troppo compressi e riescano a catturare bene la luce.
Interessante anche dare un’occhiata al sistema di raffreddamento passivo pensato per “raffreddare i bollenti spiriti” del SoC Mediatek Helio G90T studiato appositamente per il gaming. Chiaramente non è possibile inserire una ventola all’interno della scocca per via dello spessore troppo risicato, il che costringe gli ingegneri a districarsi con placche di metallo e radiatori per mantenere bassa la temperatura.
Infine, è degna di menzione l’enorme batteria da 4500 mAh che permette di alimentare il tutto e garantire non meno di 1 giorno di utilizzo intenso.
Infine, concludiamo la nostra disamina del teardown di Redmi Note 8 Pro mostrandovi il chip NFC con relativo controller che permette di aprire il mondo dei pagamenti contactless allo smartphone (una delle pochissime assenza nel Redmi Note 7).