Il sistema operativo Android è conosciuto in tutto il mondo non solo per la sua indole open-source che lo rende un progetto accessibile a tutti ma anche (e soprattutto) per via della sua tendenza ad essere un sistema completamente personalizzabile e supportato da un quantitativo indefinito di sviluppatori che ogni giorno arricchiscono sempre di più il vasto repertorio di app/mod/ROM/kernel relativo a tale OS. A ciò, poi, si aggiungono anche i vari OEM che si dedicano quotidianamente alla creazione di una propria linea di prodotti basata sul sistema operativo di Google ma che però dispongono di un’interfaccia utente (UI) proprietaria. Tra questi vi è anche la società di elettronica cinese fondata più di sei anni fa da Lei Jun con il nome Xiaomi che iniziò il suo cammino proprio con una UI sviluppata internamente a cui venne dato il nome di MIUI, mentre soltanto l’anno successivo comparve il primo smartphone a marchio Mi. Il successo ottenuto da quest’ultimo ma, soprattutto, dalla MIUI diede origine ad una rapida espansione della società che portò alla creazione di molti nuovi smartphone, prodotti di vario genere e ad un’incredibile evoluzione della MIUI stessa che è giunta alla sua ottava versione e che presto progredirà ancora | Nuove rivelazioni ufficiali sulla MIUI 9 |.
Come giusto che sia, a meno di poche sporadiche eccezioni, gli unici smartphone che possono attualmente usufruire di tale interfaccia utente completamente personalizzata sono solamente i dispositivi a marchio Xiaomi. Di conseguenza, coloro che non possiedono uno smartphone della società e di uno sviluppatore in grado di eseguire un porting della MIUI ROM per il proprio dispositivo dovranno fare a meno di una UI così completa e personalizzabile. Tuttavia, la situazione sta per cambiare ed anche gran parte di questi “sfortunati” utenti potranno aver modo di testare con mano la MIUI sul proprio smartphone, in quanto alcune ore fa Xiaomi ha rilasciato al pubblico la patchrom della MIUI 8.
Essenzialmente, la patchrom è un progetto open-source avviato e mantenuto da un team di sviluppatori della MIUI. Essa utilizza principalmente la tecnica assembler/dis-assembler per realizzare una ROM con al suo interno la MIUI partendo da una MIUI ROM già esistente. Anche se questo progetto è indirizzato alla creazione di MIUI ROM, la tecnologia e gli strumenti inclusi possono essere utilizzati anche per la creazione di una qualsiasi ROM Android (Marshmallow). In parole povere, ciò darà la possibilità a coloro che dispongono di uno smartphone di un altro brand di poter usufruire della MIUI sul proprio device a patto che siate in possesso delle relative conoscenze necessarie alla creazione del porting oppure che ci sia uno sviluppatore che lo faccia al posto vostro.
Da quanto riportato dalla società, fino ad adesso ci sono ben 496 smartphone non Xiaomi che dispongono di porting totalmente funzionanti della MIUI ed, entrando più nello specifico, 274 sono device prettamente asiatici, mentre i restanti 222 sono dispositivi disponibili anche a livello mondiale di cui approssimativamente 100 sono di brand molto popolari (Samsung, LG, HTC, ecc.) ma presto tale valore aumenterà. Nel frattempo che attendete che uno sviluppatore indipendente si cimenti in una tale operazione di porting, sul forum internazionale di Xiaomi è stato aperto un sondaggio su quale smartphone debba riceverne uno direttamente dal team di sviluppo della MIUI stessa, tra cui i favoriti sono il Samsung Galaxy S7 Edge e il OnePlus 3. Pertanto, nel caso voleste contribuire a questo sondaggio e voleste far vincere uno dei nove smartphone in elenco (potrebbe esserci anche il vostro!), recatevi presso questo link e fate la vostra scelte.