Nonostante attualmente i display OLED equipaggiati sullo Xiaomi Mi Note 2 siano prodotti da LG, l’enorme domanda che si prepara ad affrontare Xiaomi quando entrerà nel mercato occidentale spingerà il colosso cinese ad affidarsi a Samsung per la fornitura. Ricordiamo che Samsung è il maggior fornitore mondiale di display OLED e derivati (AMOLED e SuperAMOLED) per smartphone.
Questo futuro però potrebbe non materializzarsi mai per Xiaomi, in quanto potrebbe essere costretta a ricercare un nuovo fornitore per i propri smartphone. Di fatto, il presunto accordo stipulato fra Samsung ed Apple per la fornitura di 100 milioni di display OLED a partire dal prossimo anno potrebbe escludere molti clienti, fra cui anche Xiaomi.
Il motivo è presto detto: le fabbriche di Samsung non sono in grado di produrre 100 milioni di display OLED più tutti gli altri che andranno equipaggiati negli smartphone della linea Galaxy e più quelli da fornire agli altri produttori. Ovviamente, delle tre produzioni quella economicamente meno vantaggiosa per Samsung è quella dei “piccoli” clienti e per cui potrebbe essere la prima ad essere eliminata.
Altri produttori cinesi come Oppo e Huawei hanno avviato da qualche tempo lo sviluppo e la produzione di pannelli OLED per conto loro mentre Xiaomi, che da questo punto di vista è ancora molto indietro e dipende molto da aziende terze, potrebbe ritrovarsi in difficoltà.
Per Xiaomi adesso è importante capire se LG e gli altri produttori di pannelli OLED (fra cui anche Sharp) saranno in grado di garantire un’elevata fornitura di pannelli nel corso dei prossimi anni.