I dispositivi della famiglia Redmi di Xiaomi sono forse quelli più gettonati fra coloro che non vogliono spendere molto ma che al contempo chiedono delle buone (se non ottime) performance, il che si traduce in una base hardware degna di nota. Tra questi, quest’anno il dispositivo compatto che si è guadagnato un posto di rilievo è sicuramente lo Xiaomi Redmi 3 che con le sue già ottime caratteristiche tecniche, il design con trama romboidale e corpo metallico e un prezzo molto concorrenziale, ha fatto registrare numeri sorprendenti alla società. Tuttavia, poco dopo la sua presentazione, Xiaomi ha voluto proporre una sua variante “potenziata” che ha perso la caratteristica texture geometrica sul retro ma ne ha guadagnato un buon sensore per il riconoscimento delle impronte digitali (sempre sul retro) e un quantitativo di memorie (sia RAM che storage) leggermente superiori (rispettivamente 3/32 GB).
Non ancora soddisfatta di questo suo device, lo scorso mese Xiaomi ne ha presentato altre due varianti ma che essenzialmente risultano un misto tra il Redmi 3 “base” e il Redmi 3 Pro, prendendo un po dall’uno e un po dall’altro. Il primo ad essere stato presentato fu lo Xiaomi Redmi 3S, mentre subito dopo è stato il turno dello Xiaomi Redmi 3X che risulta essere (quasi) lo stesso dispositivo ma indirizzato ad un’operatore di rete cinese specifico (quindi inutilizzabile con altri operatori). Tuttavia, entrambi differivano dalle prime due varianti per una sola componente, ossia il processore utilizzato, che in questo caso non è più uno Snapdragon 616 ma uno Snapdragon 430, più recente ma leggermente meno performante (velocità di clock inferiori).
Adesso, sembra di essere nuovamente nella stessa situazione vista precedentemente, in quanto la società probabilmente presto lancerà sul mercato altre due varianti appartenenti sempre alla famiglia Redmi. Infatti, sul sito cinese National Quality Certification Center sono apparse le certificazioni di questi due nuovi dispositivi Xiaomi risalenti al 29 Giugno ed aventi entrambi un ingresso per la ricarica di 5V/2A.
Per adesso non ci sono ancora delle informazioni certe sulla reale identità di tali dispositivi, né tanto meno sul design e sulle caratteristiche tecniche del quale saranno caratterizzati. Tuttavia, c’è la recondita possibilità che quest’ultimi siano delle varianti del Redmi 3 e del Redmi 3 Pro con una “maggiore copertura LTE” (tra cui anche la banda degli 800 MHz), come avvenuto per lo Xiaomi Redmi Note 3 Pro | Xiaomi Redmi 3 Note “Special Edition” presentato ufficialmente |. Anche se la società associa tale terminologia soltanto ad una migliore copertura 4G in alcun mercati dove essa opera ufficialmente, non è da escludere la possibilità che queste siano delle “prove tecniche” al fine di testare l’effettiva compatibilità con altri mercati non ancora supportati dalla società e, quindi, portare ufficialmente i suoi prodotti al di fuori dei confini asiatici. Per scoprirlo, non ci resta che attendere e, semmai, testare tali dispositivi!