Il 5G è ancora nella sua alba ma è chiaro che sta già giocando un ruolo fondamentale nell’economia mondiale. Parlando specificatamente di tecnologia mobile, l’ultima ricerca di IDC mostra come nel 2020 saranno oltre 100 milioni gli smartphone 5G, gli smart speaker e tutti i dispositivi della smart home spediti da aziende cinesi, con Huawei, Xiaomi e Oppo in prima linea.
Sappiamo bene che Xiaomi sta facendo del 5G la sua arma principale nello sviluppo societario, con l’obiettivo di far crescere il proprio mercato 5G AIoT e di portare nelle mani delle persone, in tutti i casi in cui il prezzo di vendita supera i 2000 yuan (circa 279 euro), solo smartphone 5G (saranno almeno 10 i modelli con supporto alle reti di nuova generazione nel 2020).
Entro il 2023, le spedizioni annuali dispositivi con accesso al 5G supereranno i 400 milioni di unità. E vedremo una serie di nuovi cambiamenti come il V2E (Voice to Everything), di cui abbiamo già avuto un buon assaggio in questi anni con i vari Google Home e Amazon Echo.
Oltre a questo, IDC ha formulato alcune previsioni. In particolare, la società pensa che nel 2020 la Cina entrerà nel primo anno di ridistribuzione della potenza di calcolo dei consumatori. Altre architetture inizieranno a svilupparsi attorno al modo in cui la potenza di calcolo funziona nel suo insieme, facendo si che abbia inizio l’epoca dell’Edge Computing.
Il concetto V2E coprirà una vasta gamma di prodotti, guidando la terza rivoluzione di Internet in Cina, l’era dell’Internet vocale. IDC prevede che 100 milioni di persone useranno funzioni di interazione vocale nel 2020. Secondo le statistiche IDC, oltre il 40% degli utenti nel 2020 avrà più di un dispositivo nello scenario della smart home.
Nel 2016, le vendite di smartphone in Cina sono state vicine a 500 milioni di unità, segnando il picco. Seppur adesso il mercato è un po’ più saturo, saranno la smart home e tutti gli altri dispositivi equipaggiati con chip 5G a guidare l’economia.