Con i recenti miglioramenti delle capacità delle batterie e della velocità di ricarica, a volte si sono verificati casi isolati di esplosioni con perdite di acido. Forse, l’evento più iconico in questo senso è stato il periodo di vendita del Galaxy Note 7, il quale è stato ritirato un mese dopo perché troppo pericoloso. Xiaomi ha avuto la sua giusta quota di telefoni che sono esplosi dentro e fuori dalla Cina, ma sono stati casi isolati. L’ultimo esempio di ciò lo troviamo con uno Xiaomi Mi A1.
Un modello di Mi A1 è entrato nella lista dei modelli Xiaomi che sono andati a fuoco, nel momento in cui era stato messo in ricarica. Secondo chi ha denunciato il fatto che ha affermato che l’incidente è accaduto al suo amico, lo smartphone è stato lasciato vicino al proprietario in fase di ricarica durante la notte. L’unità è andata in fiamme ma, per fortuna, il proprietario non è rimasto ferito perché il dispositivo aveva una cover esterna. Essa è stata in grado di attutire l’effetto dell’esplosione.
Sebbene il luogo in cui è accaduto non sia stato divulgato, non avrebbe potuto essere in Cina. Lo Xiaomi Mi A1 fa parte del programma Android One e quindi non ha a disposizione la MIUI ROM. Ciò significa che le vendite in Cina non sono mai state avviate.
Il dispositivo è stato un successo a livello globale che tanto che ha necessitato del lancio di Mi A2 e A2 Lite un paio di mesi fa come sistema per soddisfare le richieste degli utenti. Questo è il primo caso riportato di un’esplosione del modello e non dovrebbe essere motivo di panico per tutti i possessori di Xiaomi Mi A1.