Xiaomi ha annunciato il suo primo vero smartwatch (il Mi Watch) qualche settimana fa in Cina. Essendo però relativamente nuova del settore, non ha fatto tutto nel migliore dei modi. In particolare, coloro che lo hanno acquistato si lamentano di un sistema di ricarica troppo lento e di un sistema delle eSIM non perfetto.
Rimanendo vicino ai propri clienti, il direttore di Mijia, Cheng Liang, ha pubblicato un post indicando che gli sviluppatori sono al lavoro per sistemare entrambi i problemi e dando anche una roadmap.
Per quanto riguarda il problema della ricarica lenta, lo Xiaomi Mi Watch riceverà un aggiornamento OTA nel mese di dicembre (probabilmente sarà lo stesso aggiornamento del 3 dicembre già promesso per risolvere altri problemi di gioventù del Mi Watch) che andrà ad abilitare una velocità di ricarica più veloce.
Sul fronte dei servizi mediante eSIM, Liang ha affermato che Xiaomi non ha alcuna parola in cui ma che dovrebbero comunque essere aperti dagli operatori cinesi verso metà dicembre. Una volta disponibili, Xiaomi abiliterà il supporto eSIM per Mi Watch tramite un ulteriore aggiornamento OTA. Pertanto, gli utenti non dovranno fare nulla dalla loro parte per attivare i servizi di rete mobile 4G.
Per chi non avesse letto il nostro articolo di approfondimento sullo Xiaomi Mi Watch, dal punto di vista estetico troviamo una cassa quadrata realizzata in lega d’alluminio e ceramica nella parte inferiore che integra un display AMOLED da 1,78 pollici e con una risoluzione per pollice di 326; sul bordo trova spazio una corona digitale e un pulsante personalizzabile.
A muovere lo smartwatch ci pensa il SoC Qualcomm Snapdragon 3100 che però, pur essendo stato studiato appositamente per gli smartwatch, è basato sulla stessa architettura dello Snapdragon 400, SoC lanciato nel 2011.
A completare la scheda tecnica vi sono 8 GB di memoria interna (è possibile memorizzare della musica per una riproduzione offline, le foto e diverse app) e 1 GB di memoria RAM.