Nel corso degli anni diversi produttori di smartphone hanno sperimentato differenti combinazioni di tecnologie fotografiche per far si che i propri modelli avessero un qualcosa in più rispetto alla concorrenza. Samsung è probabilmente l’azienda che ha osato di più, con il lancio di vere e proprie fotocamere compatte dotate di Android e di un obiettivo con lunghezza focale variabile, così come di smartphone dotati di ottiche con aperture variabili. Nonostante negli ultimi periodi le fotocamere multiple o quelle periscopiche dotate di prisma hanno preso il sopravvento per offrire uno zoom ottico spinto senza tuttavia incrementare le dimensioni dell’ottica, Xiaomi ha recentemente brevettato uno smartphone dotato proprio di un singolo sensore con ottica a lunghezza focale variabile.
Come potete vedere nell’immagine, lo smartphone mostrato nel brevetto ha un singolo sensore fotografico a cui è abbinato un’ottica in grado di variare la propria lunghezza focale. In altre parole, di estendersi verso l’esterno e ritrarsi, così da offrire diversi gradi di zoom.
Il brevetto, completamente in cinese, non svela molto sulle tecnologie interne adottate per far fronte a questo massiccio comparto fotografico ma immaginiamo che lo spessore e il peso generale ne risentirebbero molto.
Ad ogni modo, Xiaomi ha già dimostrato di saperci fare in ambito fotografico con ottimi risultati ottenuti dal suo Mi 11 Ultra, così come con l’utilizzo del primo sensore da 1 pollice su uno smartphone. Voi come lo vedreste uno smartphone dotato dell’ottica fotografica appena brevettata da Xiaomi e abbinata al sensore Sony da 1 pollici usato su 12S Ultra?