Xiaomi ha oramai più volte ribadito che il proprio progetto di auto elettrica (“Xiaomi Car”), sviluppata dalla nuova divisione Xiaomi Automotive, è prevista per entrare in produzione di massa nel 2024. Tuttavia, scarsi aggiornamenti sul progetto hanno portato molti a chiedersi se lo sviluppo non avesse subito una battuta d’arresto o comunque delle difficoltà che ne avrebbero posticipato l’arrivo.
Wang Hua, direttore generale del dipartimento di pubbliche relazioni di Xiaomi, ha risposto alle accuse secondo cui “la produzione della Xiaomi Car ha incontrato ostacoli e il marchio automobilistico non è stato approvato“, affermando che “la notizia non è vera, e non esiste una cosa come il cosiddetto marchio che necessita di approvazione”.
Nell’agosto 2022, Lei Jun ha rivelato nel suo discorso annuale che la guida autonoma di Xiaomi deve essere sviluppata autonomamente con uno stack completo (hardware e software). L’azienda ha formato un team di 500 persone con previsione di espansione a 600 persone entro la fine del 2022. L’obiettivo è fare i primi passi nel primo campo dell’industria della guida autonoma nel 2024.
Non è la Xiaomi Car l’ostacolo ma la tecnologia di guida autonoma
Insomma, sembra proprio che lo sviluppo della Xiaomi Car elettrica non sia il vero e proprio problema per Xiaomi. L’ostacolo invece è la guida autonoma, tecnologia che al momento neanche colossi del settore come Tesla, GM e Volkswagen sono riusciti a implementare nel suo massimo potenziale. Solamente Waymo ha avviato i primi test di guida completamente autonoma negli USA, anche se in una zona relativamente piccola di Phoenix e San Francisco.