No, non avete letto male e noi non abbiamo sbagliato a scrivere il titolo. Sembra paradossale ma Xiaomi è stata citata in giudizio da un signore (Mr. Zhang) per il mancato funzionamento del sensore NFC del suo Xiaomi Mi 5s nel momento in cui voleva utilizzarlo per pagare.
Egli è rimasto talmente deluso dal mancato rilascio di un aggiornamento software che avrebbe abilitato le funzionalità di pagamento via Mi Pay (aggiornamento già annunciato da Xiaomi ma non ancora rilasciato) da aver intentato una causa al colosso cinese. Ovviamente non si è arrivai subito a questa situazione, in quanto il signor Zhang si è rivolta in prima istanza a Xiaomi chiedendo un rimborso. Tuttavia, vista la mancanza di una risposta da parte del produttore, ha deciso di procedere per vie legali.
La causa intentata a Xiaomi si basa principalmente sul fatto che il produttore, nel momento in cui ha avviato le vendite dello Xiaomi Mi 5s in Cina, ha pubblicizzato la possibilità di pagare tramite lo smartphone. Al momento non sappiamo quale sia la posizione ufficiale di Xiaomi in quanto non si è espressa in merito.
Sicuramente però terremo monitorata la situazione avvisandovi delle novità che ci giungeranno in futuro. Prima di lasciarvi però, vi vogliamo ricordare che proprio ieri Xiaomi ha presentato due nuovi modelli di Mi Box, caratterizzati entrambi dalla presenza di un’intelligenza artificiale.
Se compro un prodotto in base alle caratteristiche e funzioni che dichiara di avere, sarei molto scocciato dal constatare il contrario, a prescindere dalla marca.
Come trovo assurdo a tuttora come il mi PC suite non funzioni con mm e c’é gia la beta tester di N.
Io sto con zhang
zhang for president!!
Canto della Ghiandaia imitatrice… cinese