Meitu è un marchio di smartphone cinese inizialmente noto per realizzare app per abbellire i selfie, ma in seguito ha iniziato a creare smartphone con all’interno degli speciali algoritmi di elaborazione dell’immagine. I telefoni Meitu non sono conosciuti molto al di fuori della Cina, motivo per cui l’accordo con Xiaomi per la condivisione degli algoritmi è stato accettato con molta positività.
Si presume che le due parti non si siano incontrate per discutere di fusioni o acquisizioni, ma potrebbero aver avviato una cooperazione strategica legata all’uso degli algoritmi e dei brevetti avanzati di immagine di Meitu.
Le entrate di Meitu sono divise in tre parti: business di Internet, business della pubblicità online e business dell’hardware intelligente. Sebbene la società sia nota per il suo software di editing di immagini Xiu Xiu, usato nell’app Yen Camera, genera il 70% delle entrate totali derivanti da attività di sviluppo di hardware intelligenti che includono fotocamere e smartphone.
Unendo ciò a un mercato degli smartphone cinese troppo saturo e quindi senza ulteriore previsione di crescita (anzi, le spedizioni di smartphone in Cina potrebbero diminuire di oltre il 10% nel quarto trimestre del 2018), per Meitu si tratta di un accordo fondamentale per mantenere alte le entrate.
Ad agosto, il fatturato del business dell’hardware intelligente di Meitu è stato di 1,48 miliardi di yuan, in calo del 23,4% anno su anno.
Non sappiamo se Xiaomi ha deciso di collaborare con Meitu per realizzare smartphone specifici per le donne (i principali clienti delle app di Meitu sono donne) o se invece tali algoritmi potranno contribuire a migliorare la qualità fotografica generale di tutti gli smartphone Xiaomi.
Quello che appare certo è che Xiaomi sta agendo, ancora una volta, nel modo migliore che conosce per migliorare i suoi prodotti, ovvero attraverso delle collaborazioni con aziende terze.