Sappiamo tutti che Xiaomi è nata solo nel 2010 e che inizialmente lo scopo non era la produzione di smartphone ma solo quello di sviluppare la MIUI ROM. Tuttavia, non abbiamo mai avuto delle informazioni specifiche su come sono stati i primi momenti della compagnia, come è stato organizzato lo sviluppo e come si è pensati di andare oltre il software.
Fortunatamente un nuovo documentario appena pubblicato in rete mostra le prime fasi della compagnia, facendoci dare uno sguardo all’interno di quella che sarebbe presto diventata la quarta azienda mondiale sul fronte degli smartphone.
Il documentario di 31 minuti include filmati raramente visti dai giorni di start-up di Xiaomi, incluso il suo primo prototipo di smartphone. Era così fragile che raccoglierlo avrebbe incasinato l’hardware interno. Gli ingegneri sono stati costretti a piegare le spalle e ad attaccare le orecchie al tavolo ogni volta che volevano rispondere a una chiamata.
Il documentario segue anche l’ascesa di Xiaomi e le successive lotte, dipingendo Lei Jun come un idealista che insiste nel trattare i clienti come amici e offrire loro prodotti con un eccezionale rapporto qualità/prezzo – anche se i critici hanno affermato che il suo modello di business era insostenibile.
Uno dei momenti più memorabili è stato quando Lei, in piedi di fronte agli ingegneri, ha ricordato una conversazione drammatica che ha avuto con un candidato altamente qualificato durante un colloquio di lavoro. Secondo Lei, la persona “senza nome” si vantava di essere in grado di “vendere la paglia come se fosse oro” – un atteggiamento che Lei ha detto era in contraddizione con i valori di Xiaomi. “Non ho bisogno di qualcuno che mentirà ai clienti”, ha detto. “Se scopri che un giorno il tuo amico ti ha venduto paglia al prezzo dell’oro, sarà ancora un tuo amico?”
Insomma, il documentario va a fondo nelle prime fasi della compagnia non solo dal punto di vista progettuale e di sviluppo ma anche da quello dirigenziale.
Sfortunatamente il documentario è in lingua cinese ma speriamo che un giorno venga tradotto per lo meno in inglese. Se siete comunque interessati, vi basterà cliccare su questo link.