L’intento di Xiaomi ad espandersi non è certo una novità e molte delle sue attenzioni attuali sono rivolte verso il mercato indiano, dove si sa che c’è una forte richiesta di smartphone e dispositivi elettronici di altro genere. A dimostrazione di ciò, secondo l’Economic Times, la società cinese sta programmando di aumentare la sua produzione di dispositivi sul suolo indiano attraverso la creazione di due nuovi impianti di produzione.
Infatti, secondo le affermazioni del cofondatore e presidente di Xiaomi, Bin Lin, riportate nella suddetta pubblicazione, la società prevede di produrre smartphone, periferiche e componenti in India. Già lo scorso anno Xiaomi ha collaborato con un’azienda indiana (Foxconn) per produrre lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime presso il suo stabilimento di Sri City. Questo è stato il primo device della società appartenente all’iniziativa “Make in India” (Fatto in India) ed adesso la Foxconn è responsabile della produzione del 75% degli smartphone Xiaomi in Sri City, riuscendo a vendere oltre 1 milione di telefoni per quadrimestre.
Bin Lin, inoltre, ha affermato che la società ha aperto le trattative con la Foxconn riguardo la costruzione di due nuove strutture per la produzione di smartphone e il capo della divisione indiana della società cinese, Manu Jain, ha dichiarato che sta spingendo molto per ottenere “l’approvazione per dare il via alla costruzione di almeno una delle due strutture e renderla funzionante entro la fine di quest’anno”. Ha anche menzionato al suo interesse di voler ottenere la licenza di vendita al dettaglio dei soli dispositivi Xiaomi in India, presentando istanza al Dipartimento di Politica e Promozione Industriale (DIPP).
Lo scorso mese, l’India ha superato gli Stati Uniti diventando il secondo più grande mercato degli smartphone al mondo, quindi ha senso la volontà da parte di Xiaomi nel voler aumentare e rafforzare la sua presenza sul territorio, inserendosi in un mercato altamente competitivo.