Grazie alle solite ricerche di mercato statistiche di IDC, siamo venuti a conoscenza che nel primo trimestre del 2015, il colosso cinese Xiaomi si è posizionato al secondo posto nella classifica dei maggiori produttori di wearable. In realtà, l’unico prodotto con cui ha concorso Xiaomi è la Mi Band, per cui il risultato ottenuto è veramente sorprendente.
Snocciolando un pò di numeri, troviamo che il numero di dispositivi spediti da Xiaomi nel primo trimestre del 2015 è stato di 2,8 milioni, arrivando perciò a conquistare il 24,6% del market share globale. Purtroppo non possiamo fare alcun riferimento con lo stesso periodo dell’anno scorso, in quanto la Xiaomi Mi Band non era stata ancora presentata.
Dando uno sguardo alla concorrenza, al primo posto troviamo Fitbit, con un primato abbastanza saldo di 3,9 milioni di wearable spediti ed un market share del 34,2%. Sull’ultimo gradino del podio invece troviamo Garmin con “soli” 700 mila wearable spediti ed un market share del 6,1%. Per trovare Samsung, bisogna scendere fino al quarto posto, con 600 mila wearable spediti ed un market share del 5,3%.
Da questa classifica possiamo anche notare che gli smartwatch con a bordo Android Wear non hanno conquistato il mercato così come Google prevedeva. Sicuramente il merito va dato a tutti quei produttori (ed in questa selezione possiamo includere i primi tre classificati) che sono riusciti a realizzare degli ottimi prodotti ma mantenendo comunque dei costi ridotti. Da questo punto di vista, nessuno è migliore di Xiaomi che, con un solo prodotto da 15 euro (al cambio), è riuscita a sbaragliare molta della concorrenza.
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