Sin dall’indipendenza di Redmi e POCO, nel brand “Mi” sono stati concentrati solo smartphone dalle caratteristiche tecniche molto elevate. Con la presentazione dello Xiaomi Mi 10 si è toccato il livello massimo anche se, purtroppo, si è toccato un nuovo record anche per quanto riguarda il prezzo di vendita.
Non conosciamo ancora il prezzo italiano, ma in Cina lo Xiaomi Mi 10 viene proposto a 3.999 yuan (circa 512 euro), mentre la versione Pro viene proposta a 4.999 yuan (640 euro).
Secondo però quanto indicato da presidente di Xiaomi e general manager di Redmi, Lu Weibing, la “colpa” del prezzo così elevato va data al costo del SoC Qualcomm Snapdragon 865, all’adozione della RAM LPDDR5 e al costo delle fotocamere.
In particolare, sembra che il passaggio dal SoC Snapdragon 855 del Mi 9 allo Snapdragon 865 del Mi 10 con conseguente supporto alle reti 5G, ha raddoppiato il costo di questo componente.
Il sensore da 108 megapixel di Samsung usato per la fotocamera posteriore è il secondo responsabile: in questo caso però abbiamo già provato con mano cosa vuol dire visto che il Mi Note 10 ha un costo da top di gamma nonostante di super abbia solo il comparto fotografico.
Infine, l’adozione della memoria RAM LPDDR5, secondo i calcoli di Lu Weibing, “ha alzato il costo del 20%” rispetto all’eventuale uso di memoria RAM LPDDR4.
Dopo aver spiegato il motivo del prezzo così elevato dei due modelli di Xiaomi Mi 10, lo stesso dirigente ha fatto notare che il prezzo è comunque inferiore rispetto a quello dei principali concorrenti come Huawei Mate 30 Pro e Samsung Galaxy S20, i cui costi eccedono addirittura i 1000 euro. Come detto prima, al momento non conosciamo il prezzo italiano dei Mi 10 ma è molto probabile che non ci si avvicini neanche ai 1000 euro.