Approfittando del lancio internazionale dello Xiaomi Mi 11, Zack Nelson di JerryRigEverything lo ha messo alla prova con la sua classica serie di stress test.
Zack Nelson di JerryRigEverything è rinomato per i suoi stress test degli smartphone, quindi non sorprende sentire che ha una comprovata esperienza nel tentativo di testare la durabilità degli smartphone Xiaomi. Tale esperienza fa emergere una tendenza abbastanza strana: i telefoni più economici non sono durevoli come quelli di fascia alta. Quindi, come se la sarà cavata lo Xiaomi Mi 11 che, col suo prezzo di 799 euro, sta ben al di sotto dei modelli più premium? Non male, per verità.
Lo Xiaomi Mi 11 è fornito con Corning Gorilla Glass Victus e un pannello in vetro smerigliato tenuto insieme da uno chassis in metallo. Le fotocamere posteriori sono protette con vetro trasparente, presumibilmente lo stesso Victus. Come con quasi tutti gli altri tipi di vetro, il vetro del display si graffia intorno al livello 6 della scala di durezza minerale di Mohs.
Nelson ha poi messo la sua fiamma più leggera sul display OLED per 20 secondi interi prima di ritirarla. A quel punto, i diodi bruciati erano in grado di recuperare un po’ di vitalità, ma sono stati chiaramente danneggiati senza poter tornare perfettamente alla normalità.
Per il test di piegatura, il telefono scricchiolava leggermente, ma se c’erano dei danni, di certo non erano visibili dall’esterno.
In linea generale, lo Xiaomi Mi 11 ha una buona qualità costruttiva che, pur non essendo la migliore di sempre, permette di avere una buona “pace dei sensi” quando lo si utilizza quotidianamente. Ricordiamo inoltre che Xiaomi offre la sostituzione gratuita del display in caso di rottura entro un anno dall’acquisto.