La scorsa settimana, Samsung ha annunciato il primo sensore mobile al mondo da 200 MP, l’ISOCELL HP1, così come un nuovo sensore da 50MP, l’ISOCELL GN5. Sin da subito abbiamo pensato che questi sensori potessero venir equipaggiati dal nuovo smartphone top di gamma di Xiaomi (dovrebbe chiamarsi Mi 12 ma il brand Mi è stato ritirato). A confermare i nostri sospetti ci ha pensato il leaker cinese Digital Chat Station che ha rivelato alcuni dettagli su Weibo.
Nelle sue parole, il top di gamma di prossima generazione di Xiaomi avrà una soluzione a doppia fotocamera da 200 MP + 50 MP. Considerando che Samsung è l’unico produttore di fotocamere ad aver annunciato un sensore da 200 MP, è sicuro che Xiaomi utilizzerà il sensore ISOCELL HP1. Meno scontato invece l’utilizzo del sensore ISOCELL GN5 da 50MP ma comunque possibile.
Il post ha anche rivelato che Xiaomi continuerà a utilizzare sensori da 108 MP e 64 MP per i suoi smartphone di fascia media e alta, il che si fa pensare che l’ipotetico Mi 12 standard userà questi ultimi sensori e che solo la versione Ultra potrà contare sullo stato dell’arte.
Per ricapitolare un po’ le loro caratteristiche tecniche, il sensore ISOCELL HP1 è il primo in assoluto da 200 megapixel (almeno in ambito smartphone) con delle dimensioni dei pixel da 0,64 μm. È dotato anche di una nuovissima tecnologia ChameleonCell, ovvero una speciale tecnica di pixel-binning che utilizza un layout due per due, quattro per quattro o pixel completi a seconda dell’ambiente. In un ambiente con scarsa illuminazione, l’HP1 si trasforma in un sensore di immagine da 12,5 megapixel con grandi pixel da 2,56 μm unendo 16 pixel adiacenti, in grado di assorbire più luce e sensibilità, oltre a produrre foto più luminose e chiare.
Di contro, il sensore Samsung ISOCELL GN5 è il primo sensore di immagine da 1,0 μm del settore a integrare la tecnologia Dual Pixel Pro. È una tecnologia di messa a fuoco automatica completamente direzionale che può aumentare notevolmente le capacità di messa a fuoco automatica. La tecnologia posiziona due fotodiodi all’interno di ciascun pixel da 1.0μm orizzontalmente o verticalmente per riconoscere i cambiamenti del modello in tutte le direzioni. Con un milione di fotodiodi multidirezionali a rilevamento di fase che coprono tutte le aree del sensore, la messa a fuoco automatica diventa istantanea, afferma Samsung. Utilizza inoltre la tecnologia pixel proprietaria di Samsung, che applica il Front Deep Trench Isolation (FDTI) su un prodotto Dual Pixel, altra novità nel settore.