Ora che il CES 2017 di Xiaomi praticamente si è concluso (almeno per quanto riguarda le presentazioni di nuovi prodotti), tutta l’attenzione torna a focalizzarsi sul nuovo smartphone top di gamma Xiaomi Mi 6. Esso è atteso alla presentazione o nel mese di Febbraio (e quindi durante il MWC 2017 di Barcellona, esattamente dove l’anno scorso avvenne la presentazione dello Xiaomi Mi 5) oppure ad Aprile.
Ciò su cui ci vogliamo concentrare in quest’articolo non sono nè le possibili date di presentazione o le caratteristiche estetiche che avrà a disposizione ma il prezzo di vendita che avrà.
Stando ad alcune indiscrezioni di recente pubblicazione, con lo Xiaomi Mi 6 potremmo avere un rialzo dei prezzi. In pratica, ogni nuovo top di gamma del colosso si attesta intorno ai ¥1999 ($300) mentre il Mi 6 potrebbe partire da una base di ¥2499 ($370).
Il motivo principale di questa eventualità sarebbe da andare a ritrovarsi nelle componenti hardware di nuova generazione più costose. Sappiamo già che il SoC scelto è stato il Qualcomm Snapdragon 835 mentre tra le altre componenti innovative potrebbero trovare posto un doppio sensore fotografico, una scocca completamente in ceramica ed un sistema di ricarica proprietario chiamato Mi Charge (nonostante il SoC di Qualcomm implementi già la tecnologia Quick Charge 4.0).
Chiaramente un prezzo di listino più elevato si ripercuoterebbe anche sul costo per noi europei quando cercheremo di acquistarlo dai rivenditori online. Voi che cosa ne pensate di questa eventualità? Sareste disposti a pagare qualcosina in più per avere delle caratteristiche tecniche tali da poter competere con tutta la concorrenza?
Xiaomi si è sempre distinta per il rapporto qualità/prezzo sfornando devices che, pur non essendo top di gamma, sono da ritenersi oggettivamente dei best buy (per esempio il Redmi 3, Redmi Note 2, Redmi Note 3 Pro, Redmi 4). Il rovescio della medaglia è legato alla garanzia e ad eventuali disagi sull’invio del terminale in Cina. Disagi che (almeno per quanto mi riguarda) sono disposto ad accettare per cifre molto basse (100 – 150 euro), ma che precludono determinate scelte su cifre molto più importanti. In altre parole se spendo 400 euro e ho un problema, non ci sto un mese senza telefono.