Secondo nuove indiscrezioni, lo Xiaomi Mi Fold con schermo flessibile in due punti verrà presentato ufficialmente nel 2021.
Una volta visti come una chimera, gli smartphone flessibili sono finalmente entrati nel mercato commerciale ormai da un paio di generazioni, con Samsung, Motorola e Huawei le aziende maggiormente interessate al loro sviluppo. Microsoft invece ha preso una strada diversa sviluppando il Surface Duo, smartphone che ha lo stesso form factor dei modelli flessibili ma, invece di usare uno schermo piegabile, usa due schermi tradizionali uniti da una cerniera.
Come era lecito aspettarsi, i primi modelli di smartphone flessibili sono ancora un banco di prova non tanto per le loro specifiche ma quanto sul form factor migliore per questo genere di schermi: la piega deve essere sul lato orizzontale come col Galaxy Z Flip e il Motorola Razr oppure sul lato verticale come sul Galaxy Fold? Lo schermo deve piegarsi verso l’interno (necessitando quindi di un display secondario) oppure verso l’esterno?
I dubbi e le perplessità rimangono, soprattutto perché per adesso il costo di questi dispositivi è proibitivo. Nel prossimo futuro però, sfruttando anche di una maggior consapevolezza da parte degli utenti, sembra che lo smartphone flessibile di Xiaomi darà filo da torcere alla concorrenza.
All’inizio dello scorso anno è stato pubblicato un video dove il presidente dell’azienda, Lin Bin, siede con un dispositivo compatto tra le mani e sfoglia i social network. E poi, con un leggero movimento delle mani, il dispositivo si trasforma in uno smartphone grazie alle piegature del display. Inoltre, si piega su entrambi i lati.
Poi è stato riferito che l’azienda sarebbe stata pronta già nel 2020 con una versione commerciale del proprio Xiaomi Mi Fold (questo il nome che dovrebbe prendere), ma questo non è mai successo fino ad oggi e, considerando le tempistiche fornite da recenti indiscrezioni, non succederà neanche per la fine dell’anno.
Fonti cinesi hanno affermato che Xiaomi lancerà il suo Mi Fold pieghevole l’anno prossimo. In precedenza, il presidente Lin Bin aveva affermato che prima di un arrivo sul mercato di un modello simile a quello visto in video sarebbero dovuti essere risolti alcuni problemi tecnici, fra cui preservare il display dopo tanti cicli di apertura e chiusura e assicurarsi che la cerniera predisposta ad aiutare il display a piegarsi solo in specifiche angolazioni reggesse il carico di lavoro continuato. Il tutto per non parlare dello sviluppo ad-hoc di una versione della MIUI che tragga beneficio delle varie porzioni di schermo e adatti la UI di conseguenza.
Ma sembra che lo smartphone pieghevole Xiaomi sia ancora tutt’altro che perfetto e ci sono ancora dei problemi. Uno di questi è che lo smartphone sarà necessariamente costoso. Sì, l’azienda è già entrata nel territorio degli smartphone premium iniziando a produrre dispositivi costosi. Ma nel caso di uno smartphone flessibile si rischia di “tirare troppo la corda” con i propri utenti che sono abituati ad avere il rapporto qualità prezzo sopra ogni altra cosa.
A conferma di questo pensiero troviamo la reazione non troppo entusiasta degli utenti al concept phone Xiaomi Mi Mix Alpha quando hanno percepito che il costo previsto sarebbe stato superiore ai 2500 euro (anche se poi non è stato così).