L’altro ieri vi abbiamo riportato le prime informazioni sul nuovo Xiaomi Mi Pad 3. Si tratterà di un tablet dalle caratteristiche tecniche molto importanti che però a nostro avviso non ha un target di mercato ben specifico.
Provando ad analizzare le specifiche da questo punto di vista, notiamo che vi sono delle componenti dubbie sul reale target a cui si rivolgerà il tablet. Ad esempio, il display da 9.7 pollici è pensato molto probabilmente per essere sia portatile e sia funzionale per la produttività. Tuttavia, con altri prodotti si è visto bene (ad esempio su iPad Pro) che i 9.7 pollici di un display sono troppo pochi per permettere una comodità d’uso ottimale in ambito lavorativo. Questo a nostro avviso varrà anche per lo Xiaomi Mi Pad 3, anche se al suo interno sarà equipaggiato Windows 10 che permette un ottimo utilizzo di app in finestra.
Analizzando poi la decisione di integrare, anche se in maniera opzionale, una tastiera fisica, non possiamo anche qui non notare che si tratta di una soluzione che cerca di accontentare un po’ tutti. Di fatto, l’utilizzo di una tastiera fisica non è essenziale per chi vuole semplicemente usufruire di contenuti multimediali oppure navigare sul web. Diventa invece essenziale per chi ha la necessità di redigere lunghi documenti, scrivere molte email o più in generale essere produttivo.
Insomma, a nostro avviso questo tablet è più pensato ad un’utenza consumer che perl cerca di accontentare anche l’utenza business. Se invece avesse una diagonale maggiore (ed un aspect ratio diverso, magari 3:2) sarebbe perfetto come macchina da lavoro estremamente portatile. Voi che cosa ne pensate, sempre considerando il fatto che ancora non è stato presentato ufficialmente e che Xiaomi potrebbe stupirci affiancando al modello da 9.7 anche un modello con diagonale più ampia?