Inizialmente c’è stata Tesla che ha incominciato (per poi tornare sui propri passi) ad accettare pagamenti attraverso Bitcoin e ora sembra che anche Xiaomi sia entrata nel giro, anche se in maniera limitata al mercato portoghese. Il colosso cinese infatti ha incominciato ad accettare pagamenti tramite criptovalute nei propri store del Portogallo.
Secondo un rapporto di BolNews, il colosso tecnologico Xiaomi supporta ora pagamenti in Bitcoin, Ethereum, Tether e persino Dash per l’acquisto di smartphone, smartwatch e altri prodotti e dispositivi per la casa intelligente. Xiaomi ha stretto una partnership con Utrust, un fornitore di servizi di pagamento tramite criptovaluta svizzero, per supportare il pagamento tramite risorse digitali nella regione.
Secondo Pedro Maia, responsabile marketing di Mi Store Portugal, “Siamo un marchio tecnologico, innovativo e dirompente. Ecco perché vogliamo essere sempre un passo avanti. Vogliamo dare la possibilità a tutti i veri appassionati di tecnologia di acquistare i loro gadget preferiti con quello che attualmente è il denaro più tecnologico”.
Per chi non lo sapesse, il Portogallo è uno dei governi più amichevole nei confronti delle criptovaluta tra le varie nazioni europee a causa delle sue leggi fiscali, il che spiega il perché Xiaomi abbia deciso di iniziare questo test (perché di un test si tratta) lì.
Non sorprende quindi che il marchio abbia scelto il Portogallo come banco di prova per i pagamenti tramite criptovalute. Solo il tempo potrà dirci se Xiaomi effettivamente andrà all-in sull’accettare pagamenti in criptomonete o se, vista la loro volatilità estremamente elevata, il tutto si concluderà con un nulla di fatto. C’è da dire anche che la Cina, terra madre dell’azienda, ha posto un blocco piuttosto severo sullo scambio, l’acquisto e la vendita di qualsiasi criptomoneta.